Tensioni regionali Australia vuole trascinare la Cina davanti all'OMC

SDA

29.3.2021 - 14:02

Il vino è un importante prodotto di esportazione per l'Australia.
Il vino è un importante prodotto di esportazione per l'Australia.
Keystone

L'Australia si prepara a rivolgersi all'Organizzazione Mondiale del Commercio, dopo la decisione «ingiustificabile» della Cina di aumentare ancora i dazi sui vini australiani, e per un periodo fino ad altri cinque anni.

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Lo ha indicato il ministro del Commercio Dan Tehan, secondo cui le nuove tariffe sono tali da rendere «totalmente impossibile», per il vino australiano, di essere competitivo sul mercato cinese. Il primo ministro Scott Morrison ha accusato Pechino di usare le tariffe come «rappresaglia». Ha aggiunto che l'Australia si affianca al primo ministro britannico Boris Johnson, dopo che la Cina ha imposto sanzioni su diverse personalità nel Regno Unito e in Unione Europea per il loro aperto sostegno alla minoranza degli Uiguri in Xinjiang, dove Pechino è accusata di abusi.

Nell'ultimo scambio di colpi tra Pechino a Canberra, il ministero del Commercio cinese ha annunciato l'imposizione immediata di dazi tra il 116,2% e il 218,4% sulle importazioni di vini australiani. Tariffe e restrizioni su carne bovina, orzo e vino si sono accompagnate quest'anno alle tensioni fra l'Australia e il suo maggiore partner commerciale, legate a dispute multiple sulle origini del Covid-19 e alla repressione delle proteste pro-democrazia a Hong Kong.