In Europa Il mercato dell'auto è in forte flessione a marzo

SDA

20.4.2022 - 09:26

«Campane a martello» per il mercato dell'Europa occidentale, scrive il Centro Studi Promotor di Bologna.
«Campane a martello» per il mercato dell'Europa occidentale, scrive il Centro Studi Promotor di Bologna.
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Il mercato dell'auto è in forte flessione a marzo. Le immatricolazioni nell'Unione Europea, Associazione europea di libero scambio (AELS, di cui la Svizzera è membro) e Regno Unito sono state 1'127'077, il 18,8% in meno dello stesso mese dell'anno scorso.

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Nel primo trimestre 2022 sono state vendute in tutto 2'753'256 vetture, con un calo del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo i dati pubblicati oggi dall'Acea, l'associazione dei costruttori europei.

Trend analogo per Stellantis, la holding multinazionale olandese produttrice di autoveicoli nata dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles: in marzo nella stessa area ha immatricolato 203'515 auto, il 30,3% in meno dello stesso mese del 2021. La quota è scesa dal 21% al 18,1%.

Nel primo trimestre le immatricolazioni del gruppo sono state 523'977, in calo del 21,7% con la quota in calo dal 21,7% al 19%.

Campane a martello per Europa

Il Centro Studi Promotor di Bologna (Emilia-Romagna, I) deplora la situazione del mercato automobilistico e parla di «campane a martello» per il mercato dell'Europa occidentale.

«Le attese sono per un peggioramento. Proiettando il risultato del primo trimestre sull'intero 2022 si ottiene un volume di 10'389'645 immatricolazioni con un calo di quasi di 5,5 milioni di auto rispetto al 2019 e si sfiora il livello del 1993 nel pieno di una gravissima crisi economica».

«Quello che è certo – commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è che al momento non si vede alcun segnale di inversione di tendenza». La crisi ha colpito tutti i mercati dell'area esclusi quelli piccolissimi dell'Islanda e di Cipro.

Il calo più forte nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019 lo registra la Spagna (-48,1%), seguita da Regno Unito (-40,4%), Italia (-37,1%), Francia (-34%) e Germania (-28,9%).

Quagliano segnala che «crescono in molti paesi dall'area le immatricolazioni di vetture elettriche pure. In Germania si registra un incremento del 29%, nel Regno Unito la crescita è addirittura del 78,7%, ma in Italia c'è un calo del 14,9% dovuto in larga misura agli incentivi promessi, ma ancora sulla carta».