EnergiaAxpo ottiene una linea di credito di 5 miliardi da un consorzio di banche
hm, ats
11.10.2022 - 11:10
Maggiore liquidità per Axpo: il gruppo energetico che si è trovato in difficoltà sulle scia delle turbolenze del mercato dell'elettricità ha ottenuto nuovi fondi da un consorzio internazionale di banche.
Keystone-SDA, hm, ats
11.10.2022, 11:10
11.10.2022, 11:22
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La linea di credito esistente, non garantita, sarà aumentata di 2,3 miliardi di euro, passando a 5,3 miliardi di euro (5,1 miliardi di franchi) e avrà una durata di 12 mesi, spiega la società in un comunicato odierno. Il denaro potrà essere utilizzato per il finanziamento delle attività correnti.
«Le linee di credito con consorzi di banche sono una parte importante del nostro portafoglio di finanziamenti, insieme alle operazioni sul mercato dei capitali in Svizzera e all'estero e alle linee di credito bilaterali con gli istituti», afferma Joris Gröflin, responsabile delle finanze (CFO) di Axpo, citato nella nota.
«Quest'anno siamo riusciti a decuplicare l'importo in gioco, superando i 5 miliardi di euro, e ad accedere a più di 20 nuove banche. In questo modo stiamo ampliando ulteriormente il nostro margine di manovra finanziario in un contesto di mercato estremamente difficile», aggiunge il manager.
E il contributo da Berna? Resta da vedere se ne avrà bisogno
Come noto a seguito dell'esplosione dei prezzi sui mercati energetici i costi di copertura delle attività di Axpo sono aumentati notevolmente. All'inizio di settembre si è saputo che Axpo aveva presentato alla Confederazione una domanda di sostegno temporaneo.
Berna si è attivata mettendo a disposizione una linea di credito di 4 miliardi di franchi, un intervento che a livello politico non ha fatto l'unanimità. Resta nel frattempo da vedere se Axpo avrà effettivamente bisogno del denaro in questione.
Gruppo con sede a Baden (AG) e oltre un secolo di vita, Axpo produce e distribuisce energia in Svizzera, in 30 paesi europei, del Nordamerica e dell'Asia. Ha più di 5000 dipendenti e gestisce oltre cento impianti elettrici (fra cui al 100% le due centrali nucleari di Beznau, entrate in funzione nel 1969 e 1971).
Le radici del gruppo risalgono a oltre 100 anni or sono, ma la società in se stessa è stata fondata del 2001 ed è in mani interamente pubbliche: i proprietari sono diversi cantoni della Svizzera nord-orientale (ZH, AG, SH, ZG, GL) e le rispettive società elettriche.
Giova ricordare, che solamente ieri, lunedì, il gruppo energetico accusava una sconfitta giudiziaria nel Canton Zurigo: infatti il tribunale d'appello ha accolto un ricorso contro il progetto di costruzione di un impianto per la produzione di idrogeno nell'area della centrale elettrica fluviale di Eglisau-Glattfelden, situata sul Reno.