CongiunturaLa aziende guardano con fiducia al futuro
hm, ats
28.2.2023 - 12:00
Le piccole e medie imprese (PMI) attive nell'industria delle macchine, elettrotecnica e metallurgica (MEM) guardano con cauto ottimismo al futuro.
Keystone-SDA, hm, ats
28.02.2023, 12:00
28.02.2023, 12:11
SDA
L'indice del clima del ramo – calcolato trimestralmente – è salito in gennaio a +9, tornando così in territorio positivo dopo che ottobre aveva segnato un calo, il primo dopo un anno e mezzo.
Nel corso dell'inverno la congiuntura del ramo ha subito un rallentamento, sulla scia degli elevati prezzi energetici, dell'aumento dei tassi d'interesse e della debolezza del contesto internazionale, ma i responsabili aziendali intervistati nell'ambito di un sondaggio sono fiduciosi che le cose miglioreranno presto, afferma l'associazione di categoria Swissmechanic in un comunicato odierno. Concretamente il 57% delle PMI ritiene che l'attuale clima economico sia piuttosto o molto favorevole, a fronte di un 43% che lo reputa piuttosto o molto negativo.
Dall'indagine realizzata dall'istituto di ricerca BAK Economics emerge che le catene di approvvigionamento risultano ancora sotto pressione, ma la situazione è notevolmente migliorata rispetto al recente passato. La carenza di manodopera ha invece acquisito ulteriore importanza e si trova ora al primo posto tra le maggiori sfide: viene citata dal 50% delle PMI. Inquietudine provocano anche i prezzi dell'energia e il tasso di cambio del franco, mentre sono calati sensibilmente i timori relativi a una penuria di elettricità e combustibili.
Come detto comunque in linea generale le imprese sono fiduciose e l'ottimismo è condiviso dalla stessa BAK Economics: secondo gli esperti renani dopo il rallentamento della congiuntura dell'inverno a partire dal secondo trimestre 2023 si prevede un maggiore dinamismo nel comparto MEM. I vari fattori di penalizzanti passeranno infatti sempre più in secondo piano.
Fondata nel 1939 durante l'esposizione nazionale di Zurigo – quella della cosiddetta «difesa spirituale», in un'Europa che stava entrando in guerra – l'associazione Swissmechanic rappresenta oggi 1200 imprese del ramo, che occupano circa 65'000 dipendenti e generano un fatturato annuo di 15 miliardi di franchi.