FinanzaBanche retail svizzere a rischio redditività, arriva la concorrenza
hm, ats
3.4.2023 - 20:01
Le banche retail svizzere – cioè quelle che forniscono servizi di dettaglio, principalmente a privati nonché a piccole e medie azienda – avranno in futuro difficoltà a mantenere la loro redditività.
hm, ats
03.04.2023, 20:01
03.04.2023, 21:05
SDA
E dovranno sempre più spesso affrontare la concorrenza di operatori provenienti da altri settori. Lo sostiene uno studio pubblicato oggi della società società di consulenza e revisione Deloitte.
Per gli istituti in questione «sarà sempre più difficile mantenere il loro elevato livello di profitti e di crescita», afferma Antoine Oliveau, esperto del ramo presso Deloitte, citato nella ricerca. Finora una base di clienti relativamente benestanti ha permesso alle società di generare un alto livello di utili per cliente.
In Svizzera il volume di affari si aggira intorno ai 150'000 franchi per cliente, con un guadagno operativo medio annuo di 550 franchi. In altri paesi europei i livelli sono più bassi, con un volume d'affari compreso tra 30'000 e 60'000 euro, nonché profitti compresi fra 150 e 350 euro.
Le banche svizzere hanno inoltre goduto finora di un'elevata fedeltà della clientela, come dimostra il basso numero di cambi di conto corrente. Anche il boom del mercato ipotecario negli ultimi due decenni ha portato a una crescita costante dei ricavi.
La concorrenza si intensificherà rapidamente
Secondo Deloitte, tuttavia, la concorrenza si intensificherà rapidamente a causa degli sviluppi normativi e dei progressi tecnologici: si parla di apprendimento automatico, di intelligenza artificiale, di cloud computing e di blockchain. È così probabile che anche gli istituti tradizionali debbano affrontare nuovi concorrenti.
Fra questi figurano le neo-banche, la cui offerta è principalmente digitale. «Con i loro sofisticati modelli operativi di digital banking offrono una migliore esperienza al cliente a un costo inferiore», si legge nello studio.
Nel frattempo le istituzioni finanziarie non bancarie, tra cui assicurazioni e fondi pensione, sono entrate nell'interessante settore dei prestiti ipotecari. In questa attività collaborano con piattaforme di intermediazione e di credito.
Stando a Deloitte, queste società puntano ad aumentare la loro quota di mercato in altri servizi finanziari, come la consulenza finanziaria e la gestione patrimoniale.