Fiera orologiera Baselworld, accordo su annullamento 2020

ATS

7.5.2020 - 10:49

Un appuntamento che un tempo era assai importante.
Un appuntamento che un tempo era assai importante.
Source: KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS

È stato raggiunto un accordo sulla copertura dei costi legati all'annullamento dell'edizione 2020 di Baselworld, la più grande fiera al mondo del settore orologiero.

MCH, il gruppo renano che organizza l'evento, si assumerà circa i due terzi degli oneri, gli espositori il rimanente terzo.

Il raggiungimento dell'intesa è stato confermato all'agenzia Awp da un portavoce di MCH, che non ha però voluto fornire cifre sugli importi in gioco. Nelle settimane scorse i marchi orologieri che avrebbero voluto essere presenti a Basilea avevano chiesto il rimborso dell'integralità dei costi sopportati (si è parlato di 20 milioni), ma i promotori si erano dichiarati impossibilitati a farlo, avendo già speso di tasca loro oltre 18 milioni.

MCH ha inoltre deciso di non organizzare Baselworld 2021 come originariamente previsto dal 28 gennaio al 2 febbraio del prossimo anno. Il gruppo fa sapere che sta lavorando intensamente con espositori e visitatori per identificare le rispettive esigenze e per valutare le possibilità di nuove piattaforme. Entro l'estate verranno fornite indicazioni in merito.

Da anni la fiera è confrontata con un'erosione del numero di espositori, in particolare dopo il ritiro nel 2018 di Swatch. La crisi è ulteriormente peggiorata il mese scorso, quando diversi altri marchi hanno deciso di abbandonare Baselworld per esporre i loro prodotti in parallelo alla fiera Watches & Wonders (ex Salone internazionale dell'alta orologeria, SIHH) prevista per il mese di aprile 2021.

Intanto le novità odierne hanno fatto bene al titolo MCH in borsa, che è arrivato a guadagnare oltre il 3%. Dall'inizio dell'anno l'azione ha lasciato sul terreno il 50% del suo valore. Nel 2017 valeva 83 franchi, oggi circa 13.

L'anno scorso la società ha subito una perdita di 9,9 milioni di franchi, a fronte di ricavi per 445 milioni. Può anche essere interessante ricordare che la società presenta importanti quote detenute da enti pubblici: secondo il rapporto d'esercizio 2019 il 33,5% è in mano a Basilea Città, il 7,8% a Basilea Campagna, il 4% al canton Zurigo e il 3,7% alla città di Zurigo.

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