Politica monetaria«Inflazione in calo», la BCE lascia i tassi fermi
SDA
25.1.2024 - 15:00
La Banca centrale europea (Bce) ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati: il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4,00%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.
25.01.2024, 15:00
25.01.2024, 15:19
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È la terza pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato nel luglio 2022.
L'entità con sede a Francofote ha deciso di mantenere i tassi invariati perché «le nuove informazioni hanno confermato sostanzialmente la sua valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine», si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione di politica monetaria.
«A parte un effetto base al rialzo sull'inflazione complessiva legato all'energia, la tendenza al ribasso dell'inflazione di fondo è proseguita e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell'inflazione».
«Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine. In base alla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario», si legge nella nota.
Il consiglio dei governatori ribadisce anche che «continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria».