Bloomberg «Investitori verso il ritiro da un altro fondo», nuova tegola per Credit Suisse?

bp

31.5.2021 - 19:43

Secondo l'agenzia Bloomberg, Credit Suisse avrebbe nuovi problemi con uno dei suoi fondi: gli investitori vorrebbero ritirare i loro investimenti nel CS Renaissance Alternative Acces Fund, ma una clausola impedirebbe loro di farlo rapidamente.
Secondo l'agenzia Bloomberg, Credit Suisse avrebbe nuovi problemi con uno dei suoi fondi: gli investitori vorrebbero ritirare i loro investimenti nel CS Renaissance Alternative Acces Fund, ma una clausola impedirebbe loro di farlo rapidamente.
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Secondo l'agenzia Bloomberg, Credit Suisse avrebbe nuovi problemi con uno dei suoi fondi: gli investitori vorrebbero ritirare i loro investimenti nel CS Renaissance Alternative Acces Fund, ma una clausola impedirebbe loro di farlo rapidamente.

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Contattata, la grande banca elvetica ha rifiutato di commentare il dispaccio di Bloomberg. Secondo quest'ultima, che cita foti affidabili, il patrimonio in gestione del fondo era di 700 milioni di franchi all'inizio del 2020 ed è sceso a 250 milioni il mese scorso. Solo l'anno scorso, il fondo ha perso quasi il 32%.

In base a una clausola nel contratto, che risale all'introduzione del fondo nel 2016, gli investitori che vogliono abbandonarlo devono rispettare un periodo di preavviso di due mesi e possono ricevere inizialmente solo il 95% del loro capitale. Il restante 5% viene rimborsato solo a gennaio, dopo la valutazione annuale del fondo. Questo tipo di clausola non è nulla di insolito, precisa Bloomberg.

CS Renaissance Alternative Access Fund è investito nei fondi della società di investimento statunitense Renaissance Technologies LLC (RenTech) che all'inizio di quest'anno è stata scossa da perdite miliardarie. Tre dei suoi fondi aperti agli investitori esterni sono scesi di percentuali a due cifre.

CS è stata più volte nei titoli dei giornali negli ultimi mesi per grandi disavventure nelle sue operazioni di investimento. Da un lato, c'è stato il fallimento dell'hedge fund Archegos, che dovrebbe costare alla banca cinque miliardi di franchi. L'istituto elvetico aveva inoltre rapporti con l'ormai insolvente Greensill Capital, alla quale aveva accordato un prestito in autunno.