Cattive nuove La BNS avrebbe perso altri 50 miliardi nel terzo trimestre

hm, ats

26.10.2022 - 16:07

La Banca nazionale potrebbe aver subito nel 2022 una perdita di proporzioni colossali.
La Banca nazionale potrebbe aver subito nel 2022 una perdita di proporzioni colossali.
Keystone

Cattive nuove per quei cantoni che – come il Ticino – sperano in versamenti da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) per tenere in equilibrio più o meno precario i loro bilanci: l'istituto d'emissione ha subito perdite ingenti anche nel terzo trimestre. Lo affermano gli analisti di UBS, che stimano il rosso in 50 miliardi di franchi.

Keystone-SDA, hm, ats

A pesare sono il perdurare del difficile contesto per gli investimenti finanziari, con l'aumento dei tassi d'interesse e il negativo andamento dei mercati, scrivono gli esperti della grande banca in un'analisi pubblicata oggi.

Tutte le componenti dovrebbero aver contribuito alla perdita: il corso delle azioni è calato, gli interessi obbligazionari sono cresciuti, l'oro ha perso valore e il franco si è rafforzato rispetto alla maggior parte delle valute. I pagamenti ricorrenti di dividendi e interessi hanno migliorato solo marginalmente il risultato.

Sommando la perdita del periodo luglio-settembre con quella di 95 miliardi subita nel primo semestre si arriva a un ammanco di quasi 150 miliardi. «Secondo le nostre stime, se la perdita annuale supererà i 93 miliardi la BNS rinuncerà a distribuzioni per l'esercizio 2022», affermano gli specialisti di UBS facendo riferimento ai tradizionali versamenti per Confederazione e Cantoni. «Solo una forte ripresa dei mercati finanziari consentirebbe alla BNS di effettuare i pagamenti».

I conti degli esperti di UBS rischiano di rappresentare una doccia fredda per i cantoni e in particolare per il Ticino, che per il 2023 ha messo a preventivo una perdita di 80 milioni di franchi, contando però su una quota di utili della BNS di 137 milioni. A fine settembre lo stesso responsabile del Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE) Christian Vitta aveva ammesso che l'apporto della BNS costituiva una grande incognita e che nello scenario peggiore (quello appunto di nessun versamento da parte dell'istituto) si rischiava un deficit ben oltre i 200 milioni.

I risultati dei primi nove mesi della BNS saranno resi noti la settimana prossima, lunedì 31 ottobre.