Diritti del personale BNS: discriminazioni, Barbara Janom Steiner ammette errori

mh, ats

29.12.2020 - 16:09

La sede della Banca nazionale svizzera (BNS) a Berna
La sede della Banca nazionale svizzera (BNS) a Berna
Keystone

Dopo le accuse di discriminazione, la Banca nazionale svizzera (BNS) ammette di aver commesso errori nei confronti del personale.

Secondo la presidente del Consiglio di banca, Barbara Janom Steiner, sono venuti alla luce solo pochi casi e nessuno grave. I processi relativi al personale saranno comunque rivisti.

Un'inchiesta pubblicata in settembre dalla testata online «Republik» aveva suscitato scalpore. Oltre una dozzina di attuali ed ex dipendenti della BNS denunciavano in forma anonima episodi di sessismo, bullismo e discriminazione salariale. Parlavano di una cultura aziendale «da età della pietra» e «autoritaria».

Oggi sulle testate del gruppo CH Media, Janom Steiner ammette errori nei rapporti con i collaboratori. Il Consiglio di banca ha analizzato tutti i casi documentati dal 2014 con la divisione del personale e il responsabile della compliance, ossia l'aderenza alle norme e alle prescrizioni di autoregolamentazione. Sono solo pochi gli incidenti venuti alla luce e nessuno di questi è grave, aggiunge.

Non si può pertanto parlare di un fallimento sistemico nella politica del personale, secondo Janom Steiner. A fine settembre il presidente della direzione generale, Thomas Jordan, aveva già parlato ai media di possibili «singoli casi» che sarebbero stati oggetto di un'indagine «rigorosa». Il bullismo, il sessismo o qualsiasi forma di discriminazione sono «inaccettabili» per la BNS, aveva dichiarato.

Negli ultimi anni la BNS ha costantemente sviluppato i processi relativi alle risorse umane, ha precisato l'istituto bancario su richiesta dell'agenzia AWP. La direzione generale ha deciso di sottoporre i processi e le strategie a un'analisi approfondita e li farà convalidare da esperti esterni. Il Consiglio di banca sostiene questo lavoro in qualità di organo di vigilanza e controllo e a tal fine ha costituito un comitato di cinque membri presieduto da Barbara Janom Steiner, conclude la BNS in una nota.

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