BNSJordan: «L'inflazione è nettamente arretrata in Svizzera e scenderà ancora»
hm, ats
26.9.2024 - 14:01
L'inflazione è scesa in Svizzera, mentre le stime sull'evoluzione futura del rincaro sono state corrette al ribasso ed è possibile che lo saranno ancora.
Keystone-SDA, hm, ats
26.09.2024, 14:01
26.09.2024, 14:36
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È questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato oggi dal presidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan.
«La pressione inflazionistica in Svizzera è ancora nettamente arretrata rispetto al trimestre precedente», ha affermato il 61enne che lascerà la carica a fine mese, quando sarà sostituito dall'attuale vicepresidente Martin Schlegel. «Questa diminuzione riflette fra l'altro l'apprezzamento del franco negli ultimi tre mesi.
La BNS ha proceduto quindi oggi a un allentamento monetario, abbassando il tasso guida di 0,25 punti all'1,00%. «Nei prossimi trimestri potranno rendersi necessarie ulteriori riduzioni del tasso di interesse per garantire la stabilità dei prezzi a medio termine», ha aggiunto Jordan, aprendo quindi la strada a ulteriori tagli. «Ribadiamo inoltre la nostra disponibilità ad agire all'occorrenza sul mercato dei cambi».
La pressione inflazionistica all'estero dovrebbe continuare a ridursi gradualmente nei prossimi trimestri e al contempo dovrebbe proseguire la crescita moderata dell'economia mondiale. I rischi sono comunque significativi: «le tensioni geopolitiche potrebbero acuirsi e comportare un indebolimento dell'andamento economico mondiale». Nello stesso tempo non è da escludere che l'inflazione in alcuni paesi rimanga accentuata più a lungo.
«L'incertezza riguardo all'andamento dell'inflazione è tuttora elevata», ha aggiunto lo specialista con dottorato all'Università di Berna e studi a Harvard (Usa). «Nel complesso consideriamo attualmente i rischi al ribasso per l'inflazione più elevati di quelli al rialzo. Continueremo a osservare attentamente l'evolversi della situazione e, se necessario, allenteremo ulteriormente la nostra politica monetaria per far sì che l'inflazione a medio termine si mantenga nell'area di stabilità dei prezzi», ha concluso il manager che tra pochi giorni lascerà l'incarico dopo 17 anni nella direzione, di cui dodici quale numero uno.