Politica monetaria BNS non esclude di abbassare i tassi

ATS

14.4.2019 - 16:02

Il presidente della direzione della BNS Thomas Jordan.
Il presidente della direzione della BNS Thomas Jordan.
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

La Banca nazionale svizzera (BNS) non esclude di abbassare ulteriormente i tassi: lo ha detto il presidente della direzione Thomas Jordan, a margine delle riunioni di primavera a Washington del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale.

Attualmente non vi è invero motivo per cambiare la politica monetaria, ha spiegato Jordan in dichiarazioni riportate dalla Reuters. L'istituto prevede infatti una inflazione moderata e al momento non ritiene che vi siano pericoli di surriscaldamento dell'economia.

La BNS è però aperta anche ad altri scenari, nel caso si rendano necessari. «Abbiamo ancora un margine di manovra per abbassare ulteriormente i tassi d'interesse», ha detto il 56enne. Sono anche possibili altri interventi sul mercato delle divise. «Entrambi gli strumenti possono essere usati, a seconda della situazione». Stando a Jordan il franco svizzero continua infatti ad avere una valutazione elevata (il cambio con euro/franco è a 1,13).

La Banca nazionale persegue da anni una politica monetaria estremamente espansiva, con tassi di interesse negativi dello 0,75%. Come noto però non mancano le critiche: introdotti il 18 dicembre 2014 (allora al -0,25%), parevano dovessero essere una misura temporanea ed eccezionale. A oltre quattro anni di distanza continuano invece ad essere in vigore e soprattutto non si vedono cambiamenti all'orizzonte: a patirne sono in particolare risparmiatori e casse pensioni. Intanto le stesse autorità sottolineano gli squilibri sul mercato immobiliare.

Tornare alla home page