Politica monetaria BNS, riserve di divise aumentano ancora

hm, ats

5.2.2021 - 11:55

Nel frattempo la BNS è accusata di manipolare la valuta.
Nel frattempo la BNS è accusata di manipolare la valuta.
Keystone

Le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS) sono aumentate in gennaio rispetto a dicembre, salendo di 3,9 miliardi e attestandosi alla fine del mese a 896 miliardi di franchi.

L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 898 a 902 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Le riserve di valuta si confermano quindi in crescita come in dicembre (+15 miliardi) e in novembre (+4 miliardi), dopo aver subito un arretramento in ottobre (-2 miliardi) ed aver vissuto una netta progressione in settembre (+25 miliardi).

Dalle tabelle non si può capire se la BNS sia intervenuta sul mercato per indebolire il franco e, se lo ha fatto, in quale misura. Spesso la ragione principale degli scarti è infatti da identificare negli sviluppi dei corsi delle divise. A fine gennaio l'euro era scambiato a 1,0777, contro 1,0822 di un mese prima.

Come noto la Banca nazionale considera tuttora «elevata» la valutazione del franco e da oltre sei anni persegue una politica di interessi negativi. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno bollato la Confederazione come paese manipolatore di valuta, una definizione che il presidente della BNS Thomas Jordan ha ancora una volta respinto in un'intervista a inizio settimana. «La definizione da parte degli americani non avrà alcun influsso sulla nostra politica monetaria», ha detto.

Per inquadrare il dato sulle riserve della BNS può anche essere utile tracciare un confronto con il prodotto interno lordo (Pil) dell'intero paese, che è di circa 700 miliardi di franchi.

Tornare alla home page