La borsa svizzera ha avviato la prima seduta della settimana in rialzo, con l'indice SMI dei principali titoli che dopo i primi scambi segna una progressione dello 0,97% a 9'993,93 punti, mentre l'indice complessivo SPI sale dello 0,90% a quota 12.085,70.
Da oggi Zurigo opera in condizioni particolari dopo la decisione dell'Unione europea di non prolungare il principio dell'equivalenza borsistica e la contromossa elvetica di vietare la negoziazione di titoli svizzeri sulle piazze europee. I provvedimenti non dovrebbero ostacolare oltremodo l'andamento degli affari: stando ad alcuni operatori le reciproche restrizioni potrebbero tuttavia scoraggiare alcuni investitori.
Dopo l'Asia, anche le borse europee sembrano intanto brindare alla tregua tra Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping sul fronte del commercio internazionale: Parigi (CAC 40 +0,81%), Milano (Ftse Mib +1,08%), Francoforte (Dax +1,69%) e Londra (Ftse 100 +0,69%) hanno tutte aperto con il segno più.
Stamane la Borsa di Tokyo ha terminato in rialzo, spinta dallo stop a nuove imposizioni di dazi deciso dalle delegazioni di Cina e Stati Uniti, e sostenuta dalle aspettative di una ripresa dei negoziati sul commercio internazionale dopo i lavori del G20 di Osaka. Il Nikkei ha segnato un aumento del 2,13% a quota 21.729,97, aggiungendo 454 punti.
Venerdì Wall Street ha chiuso con il Dow Jones in progressione dello 0,23% a 26.588,91 punti. Il Nasdaq è avanzato dello 0,48% a 8.006,25 punti, mentre lo S&P 500 ha messo a segno un aumento dello 0,56% a 2.941,20 punti.
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