Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella prima seduta della settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'238,54 punti, in flessione dello 0,68% rispetto a venerdì.
Keystone-SDA, ats
10.10.2022, 09:11
10.10.2022, 09:14
SDA
Il mercato prende atto della chiusura negativa di Wall Street della fine della settimana scorsa (Dow Jones -2,11% a 29'296,79 Nasdaq -3,80% a 10'652,40) e della debolezza delle borse asiatiche, con Tokyo chiusa per festività.
L'ultimo rapporto sul mercato del lavoro statunitense ha mostrato dati più robusti di quanto atteso, ravvivando in tal modo i timori di ulteriori significativi aumenti dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. «Gli operatori che speravano che le banche centrali avrebbero pigiato sul freno sono stati colti in fallo», afferma un esperto.
Diversi investitori si affidano ora alla speranza che stia iniziando un periodo statisticamente migliore per il mercato azionario. Durante molti anni, infatti, nel mese di ottobre è partita una ripresa che si è protratta sino a novembre. Molto dipenderà comunque dall'andamento della stagione dei risultati trimestrali.
Molto attesa questa settimana è la pubblicazione, giovedì, del dato sull'inflazione negli Usa. Anche i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve, che saranno resi noti mercoledì, saranno letti con attenzione.
Sul fronte interno scarseggiano notizie di una certa importanza. Fra i valori SMI si sta mettendo in mostra Credit Suisse (+3,62%), mentre il titolo meno convincente appare Richemont (-2,04%). Nel mercato allargato osservata speciale è ancora Temenos (-2,56%), dopo che venerdì si è saputo dell'interesse espresso per le sue opzioni strategiche dal fondo attivista Petrus Advisers.