La borsa svizzera apre in ribasso la terza seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'723,52 punti, in flessione dello 0,84% rispetto a ieri.
18.10.2023, 09:16
18.10.2023, 09:18
SDA
Il mercato prende atto della chiusura debole di Wall Street (Dow Jones +0,04% a 33'997,65 punti, Nasdaq -0,25% a 13'533,75 punti) e guarda anche all'andamento delle piazze asiatiche, con Tokyo piatta (Nikkei +0,01% a 32'042,25 punti).
A pesare sull'umore degli investitori sono l'aumento dei rendimenti obbligazionari, il rincaro del petrolio e i timori di un'escalation della guerra in Medio Oriente: le speranze che la diplomazia possa contribuire ad allentare le tensioni del conflitto sembrano essersi infrante dopo un ospedale è stato colpito nella Striscia di Gaza.
È inoltre tornato in primo piano il tema della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Washington vuole negare a Pechino l'accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori e sta quindi limitando la vendita di chip Nvidia. Sul fronte congiunturale va invece segnalata la crescita economica inaspettatamente forte in Cina nel terzo trimestre.
In Svizzera i riflettori sono puntati su ABB (-4,44%), che nel terzo trimestre ha visto aumentare nettamente il fatturato, ma nel contempo scendere gli ordinativi. Osservata speciale è Lonza (-1,20%), dopo che ieri è crollata del 16% sulla scia della giornata degli investitori. Roche (-0,51%) ha presentato novità relative ai suoi preparati Alecensa e Sepsis. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Richemont (+0,43%), mentre il meno convincente appare Alcon (-1,12%).