Apertura poco mossa per la borsa svizzera nell'ultima seduta della settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'892,17 punti, in progressione dello 0,11% rispetto a ieri.
Keystone-SDA, ats
16.12.2022, 09:13
16.12.2022, 09:25
SDA
Il mercato, che ieri era arretrato del 2,5%, prende atto della chiusura nettamente negativa di Wall Street (Dow Jones -2,25% a 33'202,22 punti, Nasdaq -3,23% a 10'810,53 punti) e guarda anche alla debolezza delle piazze asiatiche, Tokyo in primis (Nikkei -1,87% a 27'527,12 punti).
Numerose banche centrali, a partire dalla Federal Reserve e dalla Banca nazionale svizzera (BNS), hanno alzato i loro tassi di riferimento, preparando i mercati a ulteriori strette. Particolarmente incisivo è stato il messaggio lanciato dalla Banca centrale europea (Bce): la presidente Christine Lagarde ha detto che i tassi continueranno a salire «in modo costante e significativo» nelle prossime riunioni. «Mai prima d'ora un banchiere centrale aveva fatto una simile previsione», ha commentato un operatore del mercato: la Bce sembra non seguire l'idea di aggiustamenti da una riunione all'altra.
In Svizzera la giornata si presenta tranquilla sul fronte delle notizie aziendali. Fra i valori SMI il più ispirato è Credit Suisse (+1,20%), mentre il meno convincente appare Lonza (-0,41%). Nel mercato allargato Bachem (dato non ancora disponibile) dovrebbe approfittare di un importante ordinativo.