Svizzera La borsa svizzera chiude ancora in calo
Inizio settimana negativo per la Borsa svizzera: l'SMI, che a fine la mattinata era sceso fino quasi alla soglia psicologica dei 10.000 punti, si è ripreso nel pomeriggio ed ha chiuso a -0,35% a 10'102,40 punti. L'SPI è sceso dello 0,32% a 12'973,08 punti.
Le preoccupazioni per i tassi di interesse e la recessione continuano a pesare sul mercato azionario svizzero. La prospettiva di una politica monetaria sempre più restrittiva da parte delle banche centrali sta alimentando i timori di recessione degli investitori, secondo un trader. Il crollo dell'indice Ifo tedesco sul clima economico ha alimentato questa prospettiva.
La vittoria elettorale della destra radicale in Italia ha aggiunto un nuova ragione di preoccupazione. Secondo gli osservatori, ora sarà decisivo il comportamento del capo del governo designato, Giorgia Meloni, nei confronti dell'UE.
Anche i mercati azionari statunitensi sembrano destinati a subire ulteriori perdite. Wall Street ha aperto in calo oggi: il Dow Jones ha perso lo 0,49% a 29.460,07 punti, il Nasdaq cede lo 0,15% a 10.849,86 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,22% a 3.684,74 punti.
In Svizzera, il KOF Consensus ha pubblicato previsioni di crescita riviste al ribasso. Il PIL dovrebbe crescere del 2,2% nel 2022, in calo rispetto al 2,5% di giugno, mentre nel 2023 è previsto un aumento dell'1,0%, in calo rispetto all'1,6%. L'inflazione dovrebbe essere più alta di quanto previsto in precedenza, con un'accelerazione al 3,0%, dal 2,6%.
L'azione Credit Suisse, che nel pomeriggio era salita di oltre il 2%, ha chiuso il calo dello 0,52% toccando il nuovo minimo storico di 4,05 franchi. Venerdì il prezzo delle azioni era sceso del 12,4% a 4,07 franchi, a seguito di voci di un aumento di capitale. Il numero due bancario oggi ha dichiarato di essere sulla buona strada per presentare il suo riorientamento strategico il 27 ottobre.
I tre pesi massimi hanno chiuso in negativo: Roche ha perso lo 0,74% (a 307 franchi), Nestlé lo 0,35% (a 106,70 franchi) e Novartis lo 0,21% (a 74,20 franchi). A trascinare il listino verso il basso sono stati anche gli assicuratori Swiss Life (-2,34% a 446,20 franchi), Swiss Re (-2,05% a 74,56 franchi) e Zurich Insurance (-1,24% a 399,70 franchi).
Solo cinque titoli hanno dell'SMI hanno chiuso in positivo. Il mercato è stato sostenuto soprattutto da Richemont che ha messo a segno un +0,40% (a 96,56 franchi) e da UBS che ha guadagnato lo 0,48% (a 14,64 franchi).
I titoli legati alla congiuntura si sono mossi in ordine sparso: guadagnano ABB (+0,12% a 25,23 franchi) e Geberit (+0,80% a 416,20 franchi), Holcim chiude invariata (a 40,94 franchi) mentre Sika in flessione (-0,54% a 195,15 franchi).
mc
