Ultima seduta della settimana negativa per la Borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a quota 12'010,09 punti, in calo dello 0,54% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,57% a 15'185,61 punti.
Keystone-SDA, mp, ats
18.02.2022, 17:52
18.02.2022, 17:54
SDA
Per i mercati azionari mondiali quella odierna si è dimostrata una giornata nervosa: oltre alla crisi ucraina hanno pesato i timori per il progressivo venir meno della politica monetaria espansiva delle banche centrali, impegnate a frenare un'inflazione galoppante.
Inoltre, nel pomeriggio Wall Street ha aperto contrastata, con in particolare il Dow Jones in flessione. Sempre negli Usa il superindice economico ha registrato un calo dello 0,3% a gennaio. Il dato è in controtendenza rispetto alle attese degli analisti, che scommettevano su un aumento dello 0,2%. Ma anche nell'Eurozona (-0,3 punti) e nell'Ue (-0,2) a febbraio si è registrata una nuova leggera flessione dell'indice che misura la fiducia dei consumatori.
Sul fronte interno al centro dell'attenzione figurava Sika (-3,10% a 293,40 franchi). Sebbene il gruppo con sede a Baar (ZG), attivo nelle specialità chimiche con prodotti per l'edilizia, abbia registrato un utile di 1,05 miliardi di franchi, in aumento del 27% rispetto all'anno precedente, il suo titolo ha concluso con il peggior risultato delle blue chip.
Hanno presentato perdite di valore anche gli altri titoli maggiormente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-0,97% a 31,69 franchi), Holcim (-1,26% a 50,06 franchi) e Geberit (-1,12% a 600,80 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-0,81% a 129,35 franchi) e, in misura minore, Logitech (-0,09% a 68,24 franchi) hanno sofferto per la debolezza attuale dei titoli tecnologici.
Tra i pesi massimi difensivi, l'unico apparso ispirato è stato Nestlé (+0,70% a 118,20 franchi). Ieri il gigante dell'alimentazione aveva presentato risultati accolti in modo generalmente favorevole dagli esperti. Le cose sono andate meno bene per Roche (-0,71% a 342,55 franchi) e Novartis (-0,19% a 79,83 franchi).
Fra i bancari UBS (-0,48% a 18,65 franchi) ha contenuto le perdite rispetto a Credit Suisse (-0,93% a 8,29 franchi). Tutti con il segno meno hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (-0,68% a 586,60 franchi), Swiss Re (-0,33% a 97,80 franchi) e Zurich (-0,23% a 433,80 franchi). Nello stesso comparto finanziario non ha brillato Partners Group (-1,95% a 1232,00 franchi).
Nel mercato allargato ha chiuso bene la settimana Valiant (+1,44% a 98,90%) dopo che la banca regionale ha precisato i contorni della sua riorganizzazione.