La Borsa svizzera archivia una giornata positiva passata tutta in crescita. Al termine delle contrattazioni l'indice dei titoli guida SMI guadagna lo 0,31% a 9'525,92 punti. Stessa variazione per quello allargato SPI a 11'273,08.
Il dato congiunturale interno che più ha influenzato il mercato è stata la crescita delle esportazioni destagionalizzate nel mese di febbraio (+2,3%) su base mensile, che hanno raggiunto il livello record di 19,4 miliardi di franchi.
Anche l'export degli orologi ha registrato un'accelerazione nel mese di febbraio, grazie in particolare all'accumulo di scorte nel Regno Unito in previsione del Brexit e alla ripresa della domanda in Cina. L'industria orologiera svizzera ha inviato all'estero l'equivalente di 1,8 miliardi di franchi, con una progressione del 3,4% su base annua.
La borsa è rimasta in positivo nonostante il fatto che Credit Suisse, come altri istituti, abbia abbassato le previsioni di crescita per l'economia elvetica. Secondo gli economisti della banca il prodotto interno lordo (PIL) nel 2019 salirà dell'1,5%, a fronte del +1,7% stimato in precedenza, mentre per il 2020 si prevede un'accelerazione dell'1,8%.
Sul fronte internazionale, in Italia in gennaio si è registrato un aumento congiunturale per le esportazioni (+2,5%) e una flessione per le importazioni (-4,1%). L'incremento dell'export è da ascrivere in particolare alle maggiori vendite verso i mercati extra Ue (+5,9%).
In Germania invece il consiglio degli esperti economici ha abbassato le previsioni congiunturali nel 2019, contando su una crescita dello 0,8%, quando a novembre la previsione era stata dell'1,5%. Dati positivi arrivano invece dal Regno Unito, dove nonostante i fantasmi della Brexit l'occupazione ha raggiunto i massimi dal 1971.
Sulla piazza elvetica le notizie riguardanti le esportazioni di orologi hanno spinto i titoli del lusso, con Swatch che ha guadagnato il 3,10% a 299,00 franchi e Richemont l'1,69% a 73,40. Positivi anche i bancari, con UBS in crescita dell'1,40% a 12,66, Julius Bär dello 0,97% a 44,79 e Credit Suisse dello 0,73% a 12,465.
Chiudono invece in rosso gli assicurativi, con Zurich Insurance che fa segnare un calo dello 0,12% a 338,60 franchi, Swiss Re dello 0,20% a 99,62 e Swiss Life dello 0,22% a 443,50. Contrastati i difensivi di peso: Roche (maglia nera della giornata) perde lo 0,37% a 270,00 franchi e Novartis lo 0,17% a 93,12, mentre Nestlé guadagna lo 0,47% a 94,60.
Tornare alla home page