Svizzera La borsa chiude in lieve rialzo

hm, ats

14.2.2023 - 17:45

La borsa elvetica si conferma in una fase positiva.
La borsa elvetica si conferma in una fase positiva.
Keystone

La borsa svizzera chiude anche la sua seconda seduta settimanale in rialzo, seppur lieve: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'231,91 punti, in aumento dello 0,20% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,23% a 14'477,39 punti.

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Il mercato è stato a lungo in attesa degli ultimi dati sull'inflazione negli Stati Uniti: il rincaro ha rallentato al 6,4%, contro il 6,5% di dicembre. In realtà era stato preventivato un calo più significativo (gli esperti scommettevano sul 6,2%) e non è passato inosservato il fatto che i prezzi, nella variazione mensile, siano tornati ad aumentare.

Le piazze finanziarie hanno comunque reagito con compostezza, visto che i dati non si sono discostati molto dalle aspettative. Appare peraltro chiaro a tutti che la Federal Reserve dovrà tornare ad aumentare ulteriormente i tassi. Gli investitori sperano che però lo faccia stringendo con meno forza i cordoni della borsa monetaria.

In Svizzera la giornata è trascorsa nella calma. Un'ennesima novità negativa è però giunta da Credit Suisse (+1,98% a 2,78 franchi): la banca ha informato il personale riguardo a un vasto furto di dati concernente i dipendenti. Il titolo non ne ha comunque risentito: si è anzi mosso con maggiore vigore rispetto a quello di UBS (+1,20% a 20,25 franchi).

Acquisti sono stati segnalati pure su Sonova (+2,00% a 229,30 franchi), mentre più in difficoltà sono apparse ABB (-0,51% a 31,11 franchi) e Sika (-0,27% a 256,40 franchi). Non univoci si sono mostrati i pesi massimi Roche (-0,29% a 278,40 franchi), Novartis (invariata a 80,42 franchi) e Nestlé (+0,31% a 111,30 franchi).

Nel mercato allargato si è messa in luce Basilea (+3,55% a 49,55 franchi), che ha annunciato di aver raggiunto già l'anno scorso l'obiettivo – inizialmente fissato per il 2023 – di tornare in zona utili. Tecan (-1,73% a 398,40 franchi) ha approfittato solo inizialmente di un giudizio di Helvea, mentre SGS (-0,95% a 2178,00 franchi) ha sofferto per un cambiamento di raccomandazione operato da Société Général.