Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in lieve ribasso 

hm, ats

21.3.2022 - 17:45

Gli investitori si sono oggi mostrati cauti.
Gli investitori si sono oggi mostrati cauti.
Keystone

La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta all'insegna della cautela: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'171,28 punti, in flessione dello 0,11% rispetto a venerdì, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,01% a 15'540,89 punti.

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Gli operatori parlano di un mercato che ha faticato a trovare un orientamento preciso. Dopo gli aumenti di corso record della settimana scorsa – la migliore dall'autunno 2020 – è subentrata una fase di pausa, che sta interessando sia le piazze europee che quelle più lontane.

Se nelle ultime sedute il comparto azionario era stato favorito dalle speranze di passi avanti nei negoziati fra le parti in conflitto in Ucraina, attualmente in primo piano sono tornate le conseguenze della guerra. Il prezzo del petrolio ha subito una nuova fiammata e ci si interroga sulla tenuta delle congiuntura nelle economie occidentali: l'aumento del costi energetici e delle materie prime spingerà infatti i consumatori a diminuire la domanda di altri prodotti e servizi.

Sul fronte interno ancora una volta sull'ottovolante si è trovata Richemont (-2,11% a 116,10 franchi), che da diversi giorni è alle prese con l'influsso di due fattori discordanti: da un lato il buon livello delle vendite, estrapolato dai dati sul commercio estero elvetico, dall'altro le sanzioni contro la Russia. In difficoltà è apparsa, nel comparto tecnologico, anche Logitech (-0,86% a 69,04 franchi), come in ordine sparso si sono mossi i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,09% a 32,83 franchi), Holcim (-0,58% a 46,28 franchi), Sika (-1,12% a 308,00 franchi) e Geberit (+0,07% a 591,20 franchi).

Fra i bancari Credit Suisse (+0,03% a 7,59 franchi) – che oggi ha annunciato la partenza del numero uno di Roche Severin Schwan dal suo consiglio di amministrazione – ha convinto un po' meno di UBS (+1,31% a 17,45 franchi). Tutti con il segno più hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (+1,10% a 588,80 franchi), Zurich (+0,61% a 447,50 franchi) e Swiss Re (+0,70% a 86,44 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha accelerato nel finale Partners Group (+0,66% a 1223,50 franchi).

Non hanno aiutato il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,53% a 120,40 franchi) e Novartis (-0,22% a 80,60 franchi), mentre più dinamica si è mostrata Roche (+0,18% a 367,15 franchi). Nel mercato allargato ancora sotto pressione si è rivelata Bachem (-5,36% a 485,50 franchi), che aveva già perso venerdì il 9% sulla scia di risultati annuali che non avevano convinto.