La borsa svizzera inaugura il secondo trimestre con una seduta in rialzo, la quinta consecutiva con il segno più.
L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9538,11 punti, in progressione dello 0,64% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,69% a 11'319,26 punti.
A stimolare tutti i mercati continentali sono stati i dati congiunturali sorprendentemente positivi giunti dalla Cina: la fiducia delle imprese è nettamente migliorata, nonostante la vertenza commerciale in atto fra Pechino e Washington. E se il paese asiatico accelera, il tema recessione scomparirà dal radar, ha affermato un operatore. Gli esperti invitano però alla prudenza: in Europa l'indice Pmi tedesco ha toccato il livello più basso dal 2012 e irrisolto rimane tuttora il nodo della Brexit.
Per quanto riguarda i singoli titoli fin da subito in evidenza sono apparsi i bancari UBS (+1,95% a 12,31 franchi), Credit Suisse (+2,93% a 11,95 franchi) e Julius Bär (+2,29% a 41,15 franchi). Nello stesso comparto finanziario positivi si sono rivelati pure gli assicurativi Zurich (+0,79% a 332,20 franchi), Swiss Re (+0,97% a 98,22 franchi) e Swiss Life (+1,00% a 442,90 franchi).
Bene orientati sono apparsi i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+1,82% a 19,05 franchi), Adecco (+1,77% a 54,06 franchi), Geberit (+0,86% a 410,50 franchi), LafargeHolcim (+2,13% a 50,24 franchi) e Sika (+2,05% a 141,95 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+2,04% a 290,80 franchi) è apparsa ancora più ispirata di Richemont (+1,46% a 73,60 franchi).
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