Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in rialzo

hm, ats

10.8.2022 - 17:42

La seduta è stata caratterizzata dai dati sull'inflazione negli Stati Uniti.
La seduta è stata caratterizzata dai dati sull'inflazione negli Stati Uniti.
Keystone

La borsa svizzera chiude in lieve rialzo una seduta a lungo trascorsa in territorio negativo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'155,10 punti, su dello 0,20% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,35% a 14'460,33 punti.

Keystone-SDA, hm, ats

Sul fronte dell'inflazione nel pomeriggio è giunta finalmente la tanto attesa buona notizia: negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono saliti in luglio dell'8,5%, un dato in rallentamento rispetto al 9,1% di giugno e inferiore anche all'8,7% atteso dagli esperti. L'effetto sui mercati non è mancato: tutte le piazze europee hanno ingranato una marcia in più e Zurigo, che fino ad allora era orientata al ribasso, ha virato in positivo.

Certo tutti sono ben coscienti che i prezzi negli Usa rimangono elevatissimi, ai massimi da decenni, e che la Federal Reserve dovrà per forza di cose intervenire per soffocarli. Ma il rallentamento dell'inflazione registrato oggi rafforza le speranze di chi vorrebbe vedere l'istituto operare una stretta del costo del denaro di 0,50 punti, e non più di 0,75 punti come finora atteso. Non si tratta di questioni di lana caprina: in un paese indebitato come gli Usa uno scarto di un quarto di punto del tasso guida può avere un potente impatto in vari ambiti, con effetti a cascata su vari paesi, Svizzera compresa.

Nel frattempo nella Confederazione si è guardato oggi anche a diverse notizie di natura aziendale. In primo piano figuravano i risultati trimestrali di Alcon (-6,38% a 67,76 franchi): agli analisti non è piaciuta in particolare la revisione al ribasso degli obiettivi annuali. Poco ispirati si sono rivelati anche altri titoli farmaceutici come Roche (-0,44% a 316,95 franchi) e Novartis (-0,90% a 82,51 franchi), che insieme a un ulteriore peso massimo quale Nestlé (-1,06% a 114,34 franchi) hanno chiaramente frenato il listino.

Fra i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici Sika (+3,17% a 237,30 franchi) ha inizialmente sofferto per lo slittamento dei tempi di acquisizione di MBCC, ma è andata poi recuperando terreno, allineandosi in tal modo ad ABB (+2,35% a 28,71 franchi), Geberit (+3,04% a 501,20 franchi) e Holcim (+1,52% a 45,50 franchi). Acquisti sono stati segnalati nel settore del lusso su Richemont (+1,88% a 113,60 franchi) e in ambito tecnologico su Logitech (+3,34% a 54,48 franchi).

La giornata si è rivelata favorevole ai bancari Credit Suisse (+3,20% a 5,35 franchi) e UBS (+1,41% a 15,77 franchi), come pure alla società di partecipazione Partners Group (+5,14% a 1023,00 franchi). Tutti con il segno più hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (+1,17% a 520,20 franchi), Swiss Re (+0,97% a 74,90 franchi) e Zurich (+1,56% a 435,20 franchi).

Nel mercato allargato non sono passati inosservati i semestrali di Swissquote (+4,65% a 114,80 franchi) e Tornos (+6,62% a 6,44 franchi). AMS Osram (+6,97% a 8,13 franchi) ha approfittato di una raccomandazione di Credit Suisse.