La borsa svizzera ha chiuso in rialzo, segnando anche un massimo intraday di sempre: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'529,26 punti, in progressione dello 0,21% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,24% a 12'714,90 punti.
Gli operatori hanno parlato di un'atmosfera tendenzialmente positiva, favorita dalla prospettiva di sviluppi nel braccio di ferro commerciale fra Stati Uniti e Cina. L'accordo è vicino, ha detto il presidente americano Donald Trump.
Nel frattempo l'SMI è salito in giornata fino a 10'544,04 punti, massimo di sempre. Per quanto riguarda i singoli titoli bene orientati sono rimasti per tutta la giornata i bancari UBS (+0,53% a 12,23 franchi) e Credit Suisse (+0,76% a 13,31 franchi). Nello stesso comparto finanziario non hanno sfigurato gli assicurativi Zurich (+0,25% a 393,40 franchi), Swiss Re (+0,38% a 106,85 franchi) e Swiss Life (+0,57% a 496,40 franchi).
In ordine sparso si sono mossi i valori più sensibili alla congiuntura come ABB (+0,23% a 22,00 franchi), Adecco (-0,57% a 62,48 franchi), Geberit (+0,15% a 542,60 franchi), LafargeHolcim (-0,12% a 52,10 franchi) e Sika (invariata a 177,45 franchi). Nel segmento del lusso, che guarda con attenzione a quanto succede fra Pechino e Washington, Swatch (+0,25% a 282,70 franchi) è meno dinamica di Richemont (+1,29% a 77,06 franchi).
Non univoci si sono rivelati i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,37% a 104,38 franchi), Novartis (+0,64% a 92,09 franchi) e Roche (-0,47% a 308,10 franchi). Completano il quadro delle blue chip Alcon (-0,02% a 55,72 franchi), Givaudan (+0,24% a 2940,00 franchi), Lonza (-0,96% a 339,20 franchi) e SGS (+0,12% a 2591,00 franchi).
Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Evolva (+5,03% a 0,18 franchi), che ha annunciato cambiamenti organizzativi. Acquisti sono stati segnalati su Kudelski (+8,42% a 6,05 franchi), grazie a un ordine di Microsoft. Alpiq (-3,46% a 69,80 franchi) ha fatto sapere che il 17 dicembre abbandonerà la borsa.
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