Mercati azionariBorsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,24% e record 12'000 punti
hm, ats
17.6.2021 - 17:45
La borsa svizzera vola come mai aveva fatto prima: chiude la 13esima seduta consecutiva al rialzo e, dopo avervi a lungo lavorato, oltrepassa la soglia psicologica del 12'000 punti SMI.
Keystone-SDA, hm, ats
17.06.2021, 17:45
SDA
L'indice dei valori guida ha terminato a 12'011,11 punti, in progressione dello 0,24% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,15%, salendo a 15'395,94 punti.
Il mercato elvetico beneficia dell'effetto congiunto della forte ripresa globale post-pandemica (i dati da record dell'export elvetico di maggio confermano la tendenza) e del perdurare della politica monetaria ultra espansiva praticata dalle banche centrali.
Ieri la Federal Reserve ha confermato il suo orientamento, ma – vista l'inflazione – ha prospettato un anticipo dei tempi di rialzo dei tassi: si parla comunque del 2023. E oggi la Banca nazionale svizzera (BNS) ha a sua volta, come previsto, lasciato immutato il costo del denaro ("costo» non è peraltro la parola esatta: come gli interessi sono negativi). Il numero uno della BNS Thomas Jordan ha peraltro anche detto che non si aspetta a medio termine un forte aumento del rincaro globale.
Parole che si sono rivelate musica per le orecchie degli investitori, spingendoli ad ulteriori acquisti in un mercato considerato già a livelli molto elevati. In tal modo l'SMI – che, va ricordato, era partito nel 1988 da un livello di 1500 punti – ha segnato un nuovo massimo di giornata a 12'017 punti e un record di fine seduta.
Chi si muove ora sul mercato deve avere però nervi saldi, in particolare domani, per quello che nell'ambiente viene chiamato il «giorno delle streghe»: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come future e opzioni su indici e azioni, ciò che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti.
Nel frattempo è utile dare uno sguardo ai singoli titoli. Hanno trainato il listino i pesi massimi difensivi Novartis (+0,52% a 85,62 franchi), Nestlé (+0,61%) 115,46 franchi) e Roche (+0,37% a 348,40 franchi).
Hanno confermato il momento favorevole i bancari UBS (+0,45% a 14,64 franchi) e Credit Suisse (+0,31% a 9,61 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Life (+0,04% a 465,80 franchi), Swiss Re (+0,23% a 86,36 franchi) e Zurich (+0,74% a 381,00 franchi): per le società finanziarie vedere all'orizzonte un aumento dei tassi, seppur molto lontano, dà nuova linfa alle prospettiva di rendimento.
Tutti negativi hanno per contro chiuso i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,71% a 30,71 franchi), Geberit (-0,09% a 675,20 franchi), Holcim (-1,20% a 56,22 franchi) e Sika (-0,84% a 294,50 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-0,22% a 115,05 franchi) si è difesa meglio di Swatch (-1,24% a 319,10 franchi) nel giorno in cui sono stati pubblicati gli ultimi dati sull'export orologiero.
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