Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in rialzo
hm, ats
22.3.2022 - 17:44
La borsa svizzera chiude in rialzo una seduta a lungo trascorsa in territorio negativo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'202,62 punti, in progressione dello 0,26% rispetto a ieri
Keystone-SDA, hm, ats
22.03.2022, 17:44
22.03.2022, 17:47
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Il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,21%, attestandosi a 15'574,11 punti.
Dopo aver archiviato ieri una giornata in ribasso il mercato è tornato quindi a orientarsi al recupero che ha già caratterizzato la settimana scorsa, la migliore dall'autunno 2020. Gli operatori seguono gli sviluppi dei negoziati in corso fra le parti coinvolte nella guerra in Ucraina e sperano in un'intesa.
Nel frattempo l'aumento dei contagi da coronavirus in Europa e in Cina sta suscitando un'apprensione tutto sommato contenuta. Tornano poi ad assumere la consueta importanza le dichiarazioni dei banchieri centrali: ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha parlato della necessità di una politica monetaria meno accomodante per contrastate un'inflazione considerata troppo alta. Non aiuta, su questo fronte, il petrolio, il cui prezzo è salito ancora. Scarso impatto hanno invece avuto oggi i pochi dati congiunturali diffusi a livello globale.
A frenare la piazza elvetica, a lungo meno tonica di altre realtà continentali, è stata la scarsa verve dei pesi massimi difensivi Nestlé (+0,13% a 120,56 franchi), Roche (-0,12% a 366,70 franchi) e Novartis (-0,50% a 80,20 franchi), che si sono almeno in parte ripresi nel finale.
Tutti con il segno meno hanno chiuso i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici, quali ABB (-0,09% a 32,80 franchi), Holcim (-0,22% a 46,18 franchi), Sika (-0,49% a 306,50 franchi) e Geberit (-1,56% a 590,80 franchi). Nel segmento del lusso si è confermata molto volatile, come nelle ultime sedute, Richemont (+1,98% a 118,40 franchi), mentre nel comparto tecnologico Logitech (-0,23% a 68,88 franchi) non ha brillato.
La prospettiva di un aumento dei tassi d'interesse ha messo le ali ai bancari UBS (+2,24% a 17,84 franchi) e Credit Suisse (+1,71% a 7,72 franchi). Ben orientati si sono rivelati anche gli assicurativi Swiss Life (+1,05% a 595,00 franchi), Zurich (+1,83% a 455,70 franchi) e Swiss Re (+0,67% a 87,02 franchi). Nello stesso comparto finanziario c'è stata gloria per Partners Group (+1,76% a 1245,50 franchi), che ha presentato risultati 2021 superiori alle previsioni.