Svizzera Borsa chiude in rialzo

hm, ats

18.7.2022 - 17:44

L'SMI ha riconquistato in giornata quota 11'000 punti SMI.
L'SMI ha riconquistato in giornata quota 11'000 punti SMI.
Keystone

La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'010,18 punti, in progressione dello 0,26% rispetto a venerdì, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,31% a 14'205,31 punti.

Keystone-SDA, hm, ats

Il mercato conferma quindi la tendenza al recupero che aveva già contraddistinto la giornata di venerdì. È stata così riconquistata quota 11'000 punti SMI, una soglia psicologica importante, anche se con l'avvicinarsi della chiusura delle contrattazioni i guadagni giornalieri hanno avuto tendenza a liquefarsi.

A favorire – soprattutto a metà giornata – i corsi è stata l'onda lunga degli ultimi indicatori congiunturali americani, che hanno attenuato i timori riguardo a una brusca frenata dell'economia. Un certo sostegno è giunto anche da alcuni segnali provenienti dalla Federal Reserve: l'istituto potrebbe aumentare i tassi a ritmi meno sostenuti di quanto da taluni paventato. Intanto però a muoversi sarà presto la Banca centrale europea (Bce), che giovedì dovrebbe aumentare il suo tasso guida: era stata annunciata una stretta di 0,25 punti, a cui ne dovrebbero seguire altre.

In primo piano sono rimaste anche la guerra all'Ucraina e le relative sanzioni contro la Russia, con effetti a cascata sull'approvvigionamento energetico europeo: molti si chiedono se riaprirà, dopo i lavori di manutenzione, il Nord Stream. Un altro spinoso quesito riguarda l'Italia, dove potrebbe cadere il governo di Mario Draghi in un momento già di per sé difficile per l'Eurozona.

In attesa di sciogliere i numerosi nodi oggi una certa accresciuta propensione al rischio ha spinto gli investitori a privilegiare i bancari Credit Suisse (+3,32% a 5,35 franchi) – scesa venerdì per la prima volta brevemente sotto i 5 franchi – e UBS (+2,88% a 15,73 franchi), dopo che i semestrali dei concorrenti americani Goldman Sachs e Bank of America si sono rivelati migliori del previsto.

In modo non perfettamente unitario hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (+1,42% a 479,50 franchi), Swiss Re (+0,72% a 72,44 franchi) e Zurich (invariata a 413,40 franchi). Nello stesso segmento finanziario ha avanzato Partners Group (+2,50% a 878,40 franchi), dopo che venerdì ha fatto il punto sull'andamento degli affari.

La prospettiva di un rallentamento economico globale meno incisivo di quanto temuto ha sostenuto anche i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+1,56% a 26,73 franchi), Sika (+1,76% a 225,70 franchi), Holcim (+0,54% a 41,24 franchi) e Geberit (+1,22% a 481,60 franchi). La costellazione generale ha favorito pure Richemont (+4,01% a 101,95 franchi), nonché – in ambito tecnologico – Logitech (+2,62% a 53,18 franchi).

In una giornata che a lunghi tratti è parsa da capitani coraggiosi un po' in secondo piano sono passati i pesi pesi massimi difensivi Nestlé (-0,24% a 114,94 franchi), Novartis (-0,62% a 82,11 franchi) e Roche (-0,86% a 329,00 franchi).

Nel mercato allargato sono stati accolti bene i dati semestrali di GAM (+3,13% a 0,96 franchi).