Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in rialzo

hm, ats

10.11.2021 - 17:51

Il mercato elvetico non ha sfigurato.
Il mercato elvetico non ha sfigurato.
Keystone

La borsa svizzera chiude anche la seduta di metà settimana in rialzo. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'401,40 punti, in progressione dello 0,27% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,09% a 15'997,93 punti.

Keystone-SDA, hm, ats

Il tema dominante sul mercato rimane l'inflazione, un argomento che ha trovato oggi nuovi spunti di riflessione. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti in ottobre di oltre il 6% annuo, segnando l'incremento più marcato degli ultimi tre decenni. Il dato è destinato a confermare la Federal Reserve nella sua intenzione di operare una stretta monetaria, ma che il rincaro rappresenti un fenomeno ormai globale è testimoniato anche dagli aumenti storici segnati in Cina dai prezzi alla produzione. E sempre oggi è giunto pure il dato sull'inflazione tedesca, attestatosi al 4,5%: per vedere valori simili bisogna risalire al 1993.

Gli investitori guardano comunque con una certa apprensione anche ai nuovi contagi da coronavirus, in particolare in Germania. E con attenzione viene seguita l'evoluzione dei problemi di solvibilità di alcune società cinesi: il timore è che possa innescarsi una crisi immobiliare dagli esiti tutt'altro che prevedibili. La liquidità sul mercato peraltro non manca e i corsi continuano a beneficiarne.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Alcon (-1,07% a 77,50 franchi), che ha pubblicato risultati trimestrali positivi, senza però fornire indicazioni concrete sull'immediato futuro. Più ispirati sono apparsi gli altri due valori farmaceutici, Novartis (+0,95% a 76,60 franchi) e Roche (+0,80% a 370,10 franchi), come pure il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,41% a 123,46 franchi).

La giornata si è rivelata positiva per i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,25% a 31,97 franchi), Geberit (+0,41% a 726,20 franchi), Sika (+0,12% a 322,50 franchi) e Holcim (+0,44% a 47,53 franchi). Nel segmento del lusso ha fatto un passo indietro Richemont (-1,42% a 121,75 franchi), ancora molto chiacchierata riguardo a una possibile partecipazione del fondo attivista statunitense Third Point, mentre in ambito tecnologico Logitech (-0,52% a 72,42 franchi) è riuscita solo in parte a riprendersi dalle perdite iniziali.

Fra i bancari Credit Suisse (+0,15% a 9,36 franchi) ha per una volta mostrato carte migliori di UBS (-0,36% a 16,69 franchi). Poco mossi hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (invariata a 513,40 franchi), Swiss Re (-0,11% a 90,20 franchi) e Zurich (+0,17% a 409,40 franchi). Nello stesso comparto finanziario Partners Group (-1,74% a 1611,50 franchi) ha sofferto per i realizzi di guadagno.

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari Barry Callebaut (+2,59% a 2214,00 franchi) e Swiss Steel (+5,69% a 0,38 franchi). Polypeptide (-10,81% a 110,60 franchi) si è trovata ad arretrare pesantemente dopo che l'azionista di maggioranza Draupnir Holding ha venduto parte dei suoi titoli.