Mercati azionari Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,31%

hm, ats

17.4.2024 - 17:47

Gli investitori rimangono prudenti.
Gli investitori rimangono prudenti.
Keystone

La borsa svizzera torna a chiudere in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'231,83 punti, in progressione dello 0,31% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Archiviata ieri la peggiore seduta dell'anno (-1,75%) il mercato ha oggi avviato le contrattazioni in modo titubante, per poi guadagnare fiducia con il trascorrere delle ore e finire con il miglior risultato giornaliero da dieci giorni a questa parte.

Gli operatori parlano di un tentativo di stabilizzazione dopo diverse giornate difficili. L'incertezza rimane comunque assai elevata e mancano gli impulsi positivi necessari per una vera e propria fuga in avanti. «Nessuno vuole davvero avventurarsi fuori dalle trincee», ha commentato un trader.

Oltre al conflitto in Medio Oriente e al timore di un'escalation regionale il mercato deve ormai accettare che la Federal Reserve statunitense non taglierà i tassi d'interesse in tempi brevi. Ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha confermato questa valutazione: servirà probabilmente più tempo del previsto per avere la fiducia necessaria ad abbassare il costo del denaro, ha detto.

Sul fronte interno si è messa in mostra Richemont (+2,97% a 131,75 franchi), dopo i rialzi messi a segno dal concorrente LVMH in seguito ai trimestrali. Bene orientati si sono rivelati anche altri valori sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,65% a 41,72 franchi), Holcim (+0,10% a 78,08 franchi) e Kühne+Nagel (+0,68% a 251,20 franchi), mentre ha arrancato Sika (-1,03% a 259,10 franchi).

La prospettiva di un periodo di tassi d'interesse elevati più lungo ha per lunghe ore sostenuto gli assicurativi Swiss Re (+0,20% a 98,04 franchi) e Swiss Life (-0,23% a 611,60 franchi), che hanno poi almeno in parte ripiegato nel finale. Non ha sfigurato UBS (+0,47% a 25,65 franchi), che nell'ultima settimana è finita sotto pressione a causa del possibile inasprimento delle normative sul capitale proprio.

Novartis (-0,18% a 84,85 franchi) ha annunciato risultati clinici favorevoli relativi al suo preparato Kesimpta per affrontare la sclerosi multipla recidivante-remittente. Anche Roche (-0,63% a 220,10 franchi) ha reso noto dati riguardanti un farmaco contro la sclerosi multipla, in questo caso l'Ocrevus. Ma in posizione di preminenza rispetto ad entrambi si è posto il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+1,57% a 93,36 franchi).

Nel mercato allargato Idorsia (-15,35% a 1,82 franchi) ha annunciato che è ancora in trattative con i creditori in vista dell'assemblea degli obbligazionisti volta a modificare le condizioni di un prestito che la società non è in grado di rimborsare. Hanno informato sull'andamento degli affari SHL (-7,80% a 4,61 franchi) e Lalique (invariata a 30,00 franchi).