La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta tutta in recupero: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'256,29 punti, in progressione dello 0,55% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,47% a 14'490,70 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
17.02.2023, 17:44
17.02.2023, 17:45
SDA
Il mercato è partito debole, ma nel corso del pomeriggio è riuscito a riprendersi, permettendo all'SMI di mettere a segno un'altra settimana positiva. Dall'inizio dell'anno l'incremento dell'indice è pari al 5%, mentre sull'arco di un anno la performance appare ancora negativa, pari al -6%.
Il tema del momento rimane quello della politica monetaria. Gli esperti si aspettano che la Federal Reserve rimanga molto severa nel suo processo di aumento dei tassi d'interesse, soprattutto dopo gli ultimi dati relativi ai prezzi alla produzione, che negli Usa sono scesi meno di quanto preventivato, e in considerazione del mercato del lavoro, che rimane ancora dinamico. Gli ultimi interventi di esponenti della Fed hanno confermato l'orientamento generale, mentre dalla Banca centrale europea (Bce) una voce si è levata per prevedere che i tassi raggiungeranno il loro massimo in settembre.
Malgrado gli scenari non del tutto rassicuranti, anche sul fronte congiunturale, le piazze finanziarie si mantengono comunque robuste, anche perché – spiegano gli operatori – vi sono sempre investitori alla ricerca di un buon momento per rientrare in gioco. I ribassi si trasformano così in chance, e non in vere e proprie correzioni.
Sul fronte interno l'attenzione era concentrata su Swiss Re (-0,02% a 96,14 franchi), che ha presentato risultati annuali superiori alla previsioni e nuovi obiettivi in crescita: secondo gli analisti forse però ci si aspettava di più per quanto riguarda il dividendo. In primo piano figurava anche Sika (+4,89% a 276,90 franchi), che ha comunicato dati record su utili e fatturato.
Fra i bancari Credit Suisse (-2,47% a 2,73 franchi) ha subito l'impatto di un giudizio di Citigroup e si è trovata così ad arrancare dietro la già non tonica UBS (-0,59% a 20,29 franchi). Sono apparsi in recupero, dopo la giornata negativa di ieri, i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,28% a 109,28 franchi), Roche (+1,42% a 279,20 franchi) e Novartis (+1,17% a 80,29 franchi).
Nel mercato allargato Kühne+Nagel (+0,86% a 245,50 franchi) è risultata favorita da un giudizio di JPMorgan, mentre BB Biotech (+1,06% a 57,00 franchi) ha pubblicato i bilanci 2022.