Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in rialzo
hm, ats
9.12.2022 - 17:43
La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta in chiaro rialzo, dopo cinque arretramenti consecutivi: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'068,30 punti, in aumento dello 0,58%, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,68% a 14'112,91 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
09.12.2022, 17:43
09.12.2022, 17:44
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Dopo un inizio incerto il mercato ha trovato progressivamente vigore, stabilendosi chiaramente sopra la soglia degli 11'000 punti SMI. Nel pomeriggio c'è stato anche un breve momento negativo, quando dagli Usa è giunta la notizia che i prezzi alla produzione sono saliti oltre le attese. La novità – che potrebbe avere un impatto sull'inflazione e quindi sui ritmi di rialzo dei tassi – è però poi stata digerita rapidamente da una piazza finanziaria che cercava un rimbalzo perlomeno di natura tecnica, dopo numerose giornate ribassiste.
Stando agli operatori l'atmosfera generale non è però cambiata: l'ottimismo che aveva caratterizzato le ultime settimane è andato un po' scemando, fra l'altro anche sulla scia dei deboli dati sulle esportazioni cinesi. Vi è inoltre molta attesa per le prossime decisioni di politica monetaria: la settimana prossima la Federal Reserve, la Banca nazionale svizzera (BNS), la Banca centrale europea (Bce) e la Banca d'Inghilterra decideranno i rispettivi nuovi livelli dei tassi d'interesse.
Sul fronte interno gli investitori hanno guardato una volta ancora a Credit Suisse (+6,76% a 3,14 franchi): ieri sera è stato annunciato che è stato sottoscritto il 98,2% di nuove azioni nell'ambito dell'aumento di capitale, meglio di quanto forse taluni si attendessero, ha commentato un esperto. Più staccata è rimasta UBS (+0,71% a 17,13 franchi), come pure gli assicurativi, a partire da Zurich (+0,38% a 452,60 franchi).
Bene orientati sono apparsi i valori particolarmente sensibili ai cicli congiunturali quali ABB (+1,43% a 29,18 franchi), Geberit (+1,86% a 454,20 franchi) e Sika (+2,89% a 238,80 franchi). Meno impetuoso è stato il movimento dei pesi massimi difensivi Nestlé (-0,16% a 109,24 franchi), Roche (+0,54% a 304,60 franchi) e Novartis (+0,21% a 85,48 franchi).
Nel mercato allargato sotto pressione si è trovata Ypsomed (-15,60% a 168,80 franchi): Eli Lilly, partner per il previsto lancio sul mercato americano del microinfusore di insulina Ypsopump, si ritira dal progetto. Molto volatile si è mostrata una volta ancora Polypeptide (-3,63% a 23,34 franchi): è partita in progressione del 6%, sulla scia di un commento di Baader Helvea, che considera la società un potenziale candidato ad essere acquisito, per poi però perdere notevolmente terreno con il trascorrere delle ore.