Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in rialzo

hm, ats

14.10.2021 - 17:43

Dopo una partenza al rallentatore il mercato elvetico è stato in grado di trovare i giusti stimoli.
Dopo una partenza al rallentatore il mercato elvetico è stato in grado di trovare i giusti stimoli.
Keystone

La borsa svizzera chiude in rialzo, per la terza volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'892,52 punti, in progressione dello 0,66% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,75%, attestandosi a 15'359,81 punti.

Keystone-SDA, hm, ats

Come già avvenuto nelle ultime sedute il mercato è partito in modo titubante, ma ha guadagnato terreno nel pomeriggio, grazie anche anche all'orientamento favorevole di Wall Street. I corsi sono stati favoriti da risultati superiori alle attese presentati da alcuni grandi istituti americani come Bank of America e Wells Fargo, nonché dai segnali giunti, sempre negli Usa, dal mercato del lavoro, con le richieste settimanali di sussidio disoccupazione scese al valore minore dal marzo 2020, cioè dallo scoppio della pandemia.

Certo non si può dire che manchino i problemi di fondo, a partire dall'inflazione, sorvegliata speciale per le sue conseguenze sulla politica monetaria. I verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve pubblicati ieri sera mostrano che la banca centrale potrebbe avviare già in novembre il cosiddetto tapering, la riduzione degli acquisti di attivi. Ma gli investitori cominciano a pensare che lo farà in modo misurato, evitando gli scossoni.

La rinnovata fiducia è testimoniata anche in Svizzera dall'indice di volatilità, che è esco di circa il 10% e sta tornando ai livelli di inizio settembre, quando ha preso avvio la recente correzione del mercato. Si respira insomma una nuova propensione al rischio, anche se la ricerca di sicurezza ha portato il franco a rafforzarsi sull'euro.

Il clima generale ha favorito i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+1,12% a 31,68 franchi), Sika (+0,13% a 308,20 franchi), Geberit (+0,40% a 700,80 franchi) e Holcim (+0,39% a 44,32 franchi). Nel segmento del lusso ha brillato Richemont (+4,12% a 108,60 franchi), mentre in ambito tecnologico si è spenta nel finale Logitech (-0,05% a 82,84 franchi).

Guadagni sostanziosi sono stati messi a segno dai bancari UBS (+1,94% a 15,78 franchi) e Credit Suisse (+1,29% a 9,61 franchi). Tutti con il segno più hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (+1,23% a 478,20 franchi), Swiss Re (+0,85% a 80,38 franchi) e Zurich (+0,96% a 390,40 franchi). Nello stesso comparto finanziario ancora una volta tonica è apparsa Partners Group (+2,46% a 1519,00 franchi).

Ha trainato il listino Nestlé (+0,97% a 114,42 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (+0,01% a 357,15 franchi) – dopo il via libera negli Usa all'esame del cocktail anti-Covid del partner Regeneron – e Novartis (-0,05% a 76,46 franchi). Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Wisekey (+1,32% a 1,16 franchi), che ha presentato il dato sul fatturato dopo nove mesi.