Svizzera Borsa chiude in rialzo

hm, ats

8.7.2022 - 17:48

Luglio si sta rivelando migliore dei mesi scorsi.
Luglio si sta rivelando migliore dei mesi scorsi.
Keystone

La borsa svizzera archivia la prima settimana completa di luglio con una seduta poco effervescente: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'015,03 punti, su dello 0,68% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,64% a 14'206,73 punti.

Il mercato ha reagito inizialmente con un lieve arretramento agli ultimi dati sul mercato del lavoro statunitensi, fortemente attesi, che hanno attestato una creazione di impieghi più ampia del previsto e un tasso di disoccupazione stabile al 3,6%. In seguito è poi però intervenuto un recupero, in linea con le altre piazze continentali e l'SMI ha così riconquistato quota 11'000 punti.

Secondo taluni analisti i corsi hanno ormai digerito la persistente inflazione e le politiche monetarie più restrittive da parte delle banche centrali. Anche i timori relativi alla tenuta della congiuntura sembrano un po' affievolirsi. L'inizio del secondo semestre sembra quindi essere timidamente promettente, dopo i mesi negativi di aprile, maggio e giugno.

Certo continuano a pesare fattori quali le difficoltà delle catene di approvvigionamento, l'aumento dei costi energetici, le tensioni geopolitiche legate alla guerra all'Ucraina, come pure il pericolo di nuovi inasprimenti anti-Covid, in particolare in Cina. Gli investitori rimangono quindi guardinghi e aspettano l'avvio della stagione dei risultati semestrali, un momento sempre molto apprezzato per fare il punto sulla situazione.

Sul fronte interno in primo piano figurava Holcim (+3,59% a 41,53 franchi), che ha operato un'altra acquisizione: stando agli esperti il colosso del cemento sta cercando di diminuire la sua impronta di CO2. In ordine sparso si sono mossi gli altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+1,07% a 26,50 franchi), Sika (+0,58% a 225,70 franchi) e Geberit (-0,75% a 478,00 franchi). In ambito tecnologico Logitech (+3,73% a 53,36 franchi) ha seguito le indicazioni provenienti dal Nasdaq statunitense, mentre nel segmento del lusso anche Richemont (+3,20% a 102,25 franchi) si è tolta qualche soddisfazione.

La giornata è stata favorevole ai bancari UBS (+2,25% a 15,65 franchi) e Credit Suisse (+2,18% a 5,54 franchi), come pure agli assicurativi Swiss Life (+1,64% a 476,50 franchi), Swiss Re (+0,49% a 74,00 franchi) e Zurich (+1,64% a 422,10 franchi). Ha invece a lungo marciato sul posto Partners Group (+1,12% a 900,60 franchi), per poi ravvivarsi nel finale.

Su Roche (-0,88% a 321,90 franchi) ha pesato uno studio negativo relativo a un prodotto contro l'Alzheimer di un concorrente: più ispirati si sono rivelati gli altri due pesi massimi, Nestlé (+0,23% a 114,64 franchi) e soprattutto Novartis (+0,79% a 82,76 franchi). Dal mercato allargato non sono giunte oggi notizie eclatanti.

hm, ats