Borsa svizzera Chiusura in rialzo

hm, ats

27.4.2022 - 17:42

Il mercato elvetico è riuscito a risollevarsi, dopo una partenza non entusiasmante.
Il mercato elvetico è riuscito a risollevarsi, dopo una partenza non entusiasmante.
Keystone

La borsa svizzera torna a chiudere una seduta in rialzo, dopo quattro arretramenti consecutivi. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'051,48 punti, su dello 0,99% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,91% a 15'466,94 punti.

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Il mercato ha aperto in modo titubante, ma ha saputo in seguito risollevarsi, sebbene gli operatori abbiano parlato di un clima generalmente orientato alla prudenza. A pesare sull'umore degli investitori sono i timori riguardo alla politica monetaria della Federal Reserve americana, il perdurare dei confinamenti in Cina e gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina: la Russia ha per la prima volta chiuso i rubinetti del gas a paesi che si sono rifiutati di pagare le forniture in rubli.

In Svizzera in primo piano figurava Credit Suisse (-2,64% a 6,43 franchi), che ha presentato risultati trimestrali ancora una volta in rosso, annunciando nel contempo alcuni avvicendamento nella direzione. Ben più ispirata è apparsa UBS (+2,74% a 16,70 franchi), mentre una navigazione poco spumeggiante ha caratterizzato gli assicurativi Swiss Life (+0,32% a 572,60 franchi), Swiss Re (+0,10% a 80,04 franchi) e Zurich (+0,83% a 436,40 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha convinto poco Partners Group (-0,63% a 1032,50 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,24% a 28,83 franchi), Holcim (-0,97% a 47,95 franchi), Sika (+0,37% a 296,50 franchi) e Geberit (+0,48% a 544,20 franchi). Ispirata si è rivelata, nel segmento del lusso, Richemont (+1,75% a 110,75 franchi) e nel comparto tecnologico non ha sfigurato Logitech (+1,09% a 63,08 franchi).

Ha trainato il listino Roche (+2,16% a 364,25 franchi), che nelle scorse sedute era risultata indebolita dalla pubblicazione delle cifre sul fatturato nei primi tre mesi, e un certo supporto è giunto pure dagli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,67% a 86,81 franchi) e Nestlé (+1,20% a 125,20 franchi). Il buon momento dei valori per investitori poco propensi ad avventure ha trovato conferma nella tonicità di Givaudan (+2,30% a 3875,00 franchi).

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Clariant (+7,93% a 16,33 franchi), che ha chiuso le indagini relative agli esercizi 2020 e 2021, caratterizzati da manipolazioni contabili: l'azienda non ha subito conseguenze finanziarie. EMS-Chemie (+3,76% a 870,00 franchi) e Temenos (-0,19% a 83,44 franchi) hanno informato sull'andamento degli affari.