La borsa svizzera chiude anche la quinta seduta della settimana in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'184,99 punti, in progressione dell'1,02% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato l'1,12%, attestandosi a 15'542,02 punti.
hm, ats
18.03.2022, 17:43
18.03.2022, 17:45
SDA
Gli operatori parlano di una fase di consolidamento e recupero, dopo le pesanti perdite subite all'inizio della guerra in Ucraina. Il mercato è chiamato a digerire i futuri rialzi dei tassi d'interesse e la marcata progressione dei prezzi energetici, allontanando lo spettro della stagflazione.
La domanda centrale in questo ambito è: riusciranno le banche centrali a tenere a freno l'inflazione, senza provocare una recessione? C'è chi ritiene che dopo il movimento sull'ottovolante delle ultime settimane le borse abbiano ormai trovato un equilibrio su cui tornare a costruire.
Intanto però gli investitori si tengono ancora stretti valori squisitamente difensivi quali Roche (+1,89% a 366,50 franchi), Nestlé (+1,80% a 121,04 franchi) – parecchio discussa di questi tempi sulle reti sociali in relazione alla sua presenza in Russia – e Novartis (+0,21% a 80,78 franchi).
Hanno chiuso con variazioni tutto sommato limitate i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-0,27% a 32,80 franchi), Holcim (+0,11% a 46,55 franchi), Sika (+0,39% a 311,50 franchi) e Geberit (+0,17% a 590,80 franchi). Ha per contro di nuovo convinto, nel segmento del lusso, Richemont (+1,98% a 118,60 franchi) e nel comparto tecnologico c'è stata gloria pure per Logitech (+2,17% a 69,64 franchi).
Fra i bancari Credit Suisse (+1,47% a 7,59 franchi) ha rimbalzato insieme a UBS (+0,85% a 17,22 franchi). Non univoci si sono presentati gli assicurativi Swiss Life (-0,07% a 582,40 franchi), Zurich (+0,86% a 444,80 franchi) e Swiss Re (+0,19% a 85,84 franchi). Nello stesso comparto finanziario si è confermato in ripresa Partners Group (+1,42% a 1215,50 franchi).
Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari diverse aziende, fra cui sarebbe peccato non menzionare Interroll (-9,30% a 3220,00 franchi), Bachem (-9,20% a 513,00 franchi) e Compagnie Financière Tradition (+2,84% a 108,50 franchi).