La borsa svizzera chiude in rialzo, per la terza volta consecutiva: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'122,08 punti, in progressione dell'1,02% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,88% a 14'330,14 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
19.07.2022, 17:56
19.07.2022, 17:58
SDA
Il mercato è partito in modo negativo, ma con il trascorrere delle ore ha saputo ritrovare una maggiore tonicità. Gli investitori sembrano tornati ad avere maggiore fiducia nella tenuta della congiuntura mondiale, ma restano molto prudenti, in particolare alla luce delle crescenti tensioni riguardanti l'approvvigionamento di gas russo in Europa, sullo sfondo della guerra in Ucraina. I lavori di manutenzione del gasdotto Nord Stream 1 dovrebbero terminare giovedì, ma non è per nulla certo che il flusso torni ai valori precedenti.
Alle prese con una probabile crisi energetica e con una recessione la Banca centrale europea (Bce) sarà chiamata giovedì fornire delle risposte, al di là dell'annunciato aumento del tasso guida (sarà di 0,25 o di 0,50 punti, come taluni oggi ipotizzano?) per combattere contro l'inflazione galoppante. Ci si interroga anche sulla credibilità delle misure anti-frammentazione del debito statale che la Bce presenterà lo stesso giorno: il pensiero corre naturalmente alle finanze pubbliche dell'Italia, paese attualmente alle prese con una crisi all'interno della coalizione di governo. Ma la pressione sui titoli di stato interessa pure altre nazioni.
Sul fronte interno i riflettori erano oggi puntati verso Novartis (+1,46% a 83,31 franchi), che ha presentato un trimestrale senza sorprese: dopo i tentennamenti iniziali il titolo si è mosso meglio di altri pesi massimi difensivi quali Nestlé (+0,30% a 115,28 franchi) e Roche (+0,41% a 330,35 franchi). Un'altra società che ha informato sull'andamento degli affari è stata SGS (-2,36% a 2192,00 franchi): i risultati si sono rivelati inferiori alle aspettative e le prospettive non hanno convinto.
Gli ultimi ottimi dati sull'export orologiero hanno per contro messo le ali a Richemont (+4,02% a 106,05 franchi). Bene orientati, pur con accenti diversi, si sono mostrati anche i valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+1,46% a 27,12 franchi), Sika (+1,77% a 229,70 franchi), Holcim (+2,47% a 42,26 franchi) e Geberit (+0,64% a 484,70 franchi). Non ha sfigurato – in ambito tecnologico – Logitech (+1,47% a 53,96 franchi).
Fra i bancari Credit Suisse (+2,81% a 5,50 franchi) è stata per una volta preferita a UBS (+0,48% a 15,80 franchi). Tutti con il segno più hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (+0,73% a 483,00 franchi), Swiss Re (+0,72% a 72,96 franchi) e Zurich (+0,58% a 415,80 franchi). Nello stesso segmento finanziario ha avanzato Partners Group (+2,00% a 896,00 franchi).
Nel mercato allargato hanno presentato i bilanci di metà anno Rieter (-1,70% a 104,20 franchi) e Orascom (+2,65% a 7,76 franchi). Flughafen Zürich (+3,40% a 158,20 franchi) ha beneficiato di una raccomandazione di Citigroup.