Mercati azionari Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +1,03%
La borsa svizzera chiude in solido rialzo anche la seconda seduta settimanale: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'817,15 punti, in progressione dell'1,03% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,88%, salendo a 13'480,61 punti.
Dopo numerose giornate negative sulla scia dei timori per un ritorno dell'inflazione, con i rendimenti obbligazionari negli Usa in crescita, il mercato sembra aver ritrovato una certa stabilità. Il movimento è stato favorito dal recupero di Wall Street: con le campagne di vaccinazione anti-Covid l'ottimismo torna a farsi strada. In ambito congiunturale va segnalato il dato sull'inflazione stabile nell'Eurozona, mentre il prezzo del petrolio si conferma in aumento.
Sul fronte interno sorvegliata speciale era Swiss Life (+1,63% a 466,90 franchi), che ha pubblicato il bilancio annuale: ancora più tonici si sono mostrati gli altri due valori assicurativi, Swiss Re (+2,57% a 89,36 franchi) e Zurich (+2,52% a 385,90 franchi). Fra i bancari Credit Suisse (-2,58% a 13,04 franchi) è apparsa nettamente più in difficoltà di UBS (+1,35% a 14,60 franchi) dopo notizie di stampa in relazione a un fondo per cui la società ha sospeso la quotazione.
Bene orientati si sono rivelati i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici come Geberit (+1,46% a 557,00 franchi), ABB (+1,19% a 27,11 franchi), Sika (+3,09% a 253,60 franchi) – che ha presentato un nuovo sistema di riciclaggio del calcestruzzo – e LafargeHolcim (+1,50% a 52,68 franchi).
Fra i pesi massimi difensivi Novartis (+1,57% a 80,94 franchi) si è mostrata più ispirata di Nestlé (+0,88% a 97,78 franchi) e Roche (+0,47% a 301,65 franchi). Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari numerose imprese, a partire da Lindt&Sprüngli (+3,31% a 84'300,00 franchi), Oerlikon (+2,15% a 10,46 franchi) ed Emmi (-2,11% a 905,50 franchi).
