Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in rialzo
hm, ats
1.2.2021 - 17:45
La Borsa svizzera avvia il nuovo mese con una seduta in rialzo. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'740,22 punti, in progressione dell'1,41% rispetto a venerdì. Il listino allargato SPI ha pure guadagnato l'1,41%, salendo a 13'378,67 punti.
Gli operatori parlano di un recupero di natura tecnica, dopo le perdite subite la settimana scorsa. Il nervosismo rimane però elevato: negli Stati Uniti continua infatti il braccio di ferro fra i piccoli investitori e gli hedge fund. Il nuovo obiettivo dei mini-trader appare ora l'argento, il cui prezzo ha superato oggi i 30 dollari per la prima volta dal 2013. Ma si continua pure a parlare del fenomeno GameStop.
Intanto comunque gli investitori continuano a tenere d'occhio anche il piano d'aiuti anti-Covid in corso di elaborazione negli Stati Uniti, come pure, più in generale, l'andamento dei contagi della pandemia. Non sono per contro stati molti, oggi, gli stimoli sul fronte dei risultati aziendali.
In Svizzera hanno trainato il listino Nestlé (+2,30% a 102,34 franchi) – che ha beneficiato di una raccomandazione di Bernstein – e Roche (+1,51% a 311,80 franchi), mentre meno ispirato è apparso il terzo peso massimo difensivo, Novartis (+0,43% a 80,88 franchi).
Fra i bancari UBS (+1,51% a 13,07 franchi) si è fatta preferire a Credit Suisse (+0,34% a 11,80 franchi). Tonici si sono rivelati gli assicurativi Zurich (+2,13% a 363,80 franchi), Swiss Life (+1,33% a 412,30 franchi) e Swiss Re (+1,58% a 79,90 franchi).
Buono è stato pure l'andamento dei valori maggiormente dipendenti dai cicli economici come ABB (+1,44% a 26,72 franchi), Sika (+3,63% a 251,20 franchi), LafargeHolcim (+1,45% a 48,95 franchi) e Geberit (+1,47% a 553,60 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+1,01% a 259,60 franchi) è apparsa più in forma di Richemont (-0,05% a 82,84 franchi).
Nel mercato allargato gli occhi erano puntati su Julius Bär (-2,07% a 52,88 franchi), che ha presentato un buon bilancio 2020, ma che è stata vittima di realizzi di guadagno, all'insegna del motto «sell on good news». Le azioni di Clariant (+1,24% a 19,20 franchi) hanno accolto bene la partenza del presidente del consiglio di amministrazione Hariolf Kottmann, un passo che stando agli analisti chiude un'era nella storia aziendale.