I timori legati alla vertenza commerciale fra Stati Uniti e Cina hanno una volta ancora frenato la borsa svizzera, che avvia la settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8936,71 punti, in flessione dello 0,37% rispetto a venerdì.
Il listino globale SPI ha perso lo 0,43% a 10'663,91 punti. Fino a quando non vi sarà un allentamento della tensione fra le due principali economie del pianeta i corsi continueranno a languire, ha osservato un operatore. Secondo notizie di stampa il presidente americano Donald Trump potrebbe annunciare nuovi dazi su prodotti cinesi e da parte sua Pechino è pronta ad adottare contromisure.
Per quanto riguarda i singoli titoli osservata speciale era oggi Credit Suisse (+0,94% a 14,55 franchi), dopo che il CEO Tidjane Thiam ha pronosticato utili annui di 5-6 miliardi di franchi nei prossimi anni e dopo che la Finma ha rilevato lacune nella lotta contro il riciclaggio di denaro. Hanno per contro frenato il listino i pesi massimi Nestlé (-0,42% a 80,80 franchi), Novartis (-0,34% a 81,84 franchi) e Roche (-1,11% a 237,05 franchi).
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