La borsa svizzera archivia la sua prima seduta in ribasso del 2019: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8535,95 punti, in flessione dello 0,84% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,62% a 9970,79 punti.
Dopo il buon avvio d'anno sembrano essere tornati i dubbi fra gli investitori. Se inizialmente i corsi erano sostenuti dall'annuncio di nuovi colloqui per tentare di appianare le divergenze commerciali fra Stati Uniti e Cina, in seguito sono tornati in primo piano i timori circa un rallentamento dell'economia globale.
In Svizzera il listino è stato frenato soprattutto dai pesi massimi difensivi Nestlé (-1,43% a 81,12 franchi), Novartis (-2,03% a 83,10 franchi) e Roche (-1,24% a 247,90 franchi). Male orientati si sono rivelati pure alcuni fra i titoli più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,71% a 18,80 franchi) e LafargeHolcim (-1,05% a 41,47 franchi). Non hanno invece sfigurato i bancari UBS (+0,20% a 12,65 franchi) e Credit Suisse (+0,45% a 11,18 franchi).
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