La borsa svizzera chiude una settimana una volta ancora movimentata con una seduta rivelatasi alla fine negativa: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 9796,37 punti, in flessione dello 0,33% rispetto a ieri.
Il listino globale SPI ha perso lo 0,34% a 12'124,97 punti.
Il mercato è partito male ma ha rapidamente ritrovato la sua verve, per poi tornare ad affondare nel finale. Gli operatori hanno parlato di movimenti al rimbalzo di natura tecnica, dopo il forte arretramento di ieri. C'è chi in particolare ha sfruttato l'occasione per tornare a fare capolino.
Rimangono invece irrisolti i problemi di fondo. Resta da vedere in primo luogo se il trend rialzista vissuto nelle ultime settimane potrà proseguire. Non mancano gli investitori che guardano con inquietudine allo sviluppo della congiuntura mondiale e si fa strada il timore di una seconda ondata di epidemia negli Stati Uniti. Considerati i forti rialzi seguiti al crash di marzo molti si chiedono se le borse non abbiano anticipato troppo l'andamento dell'economia.
Per quanto riguarda i singoli titoli, i movimenti sono dapprima sembrati all'insegna del motto «se ieri hai sofferto, oggi è il turno di godere», poi si sono fatti sempre più casuali. Ispirati si sono mostrati per esempio in un primo tempo i bancari UBS (-0,63% a 10,26 franchi) e Credit Suisse (-0,11% a 9,45 franchi), che hanno poi però perso terreno nel finale. Nello stesso comparto finanziario hanno chiuso poco mossi gli assicurativi Swiss Re (-0,25% a 73,20 franchi), Swiss Life (invariata a 352,50 franchi) e Zurich (+0,49% a 327,00 franchi).
In ordine sparso hanno proceduto i valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,13% a 19,76 franchi), Adecco (+0,93% a 44,56 franchi) e LafargeHolcim (-0,07% a 40,25 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (+0,13% a 189,70 franchi) ha arrancato dietro a Richemont (+1,50% a 60,80 franchi).
Hanno inciso negativamente sul listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,68% a 102,80 franchi) – che ha annunciato un riorientamento delle sue attività in Nord America concernenti l'acqua – e Novartis (-1,06% a 80,26 franchi), mentre un maggior supporto è giunto da Roche (+0,05% a 325,65 franchi),
La borsa ha accolto una nuova matricola, Ina Invest, protagonista di un esordio in chiaro-scuro: i titoli della società hanno chiuso a circa 22,20 franchi, con una perdita dello 0,98% rispetto al prezzo d'emissione fissato a 22,42 franchi. Ha arretrato in modo decisamente più marcato Implenia (-7,87% a 34,66 franchi), da cui è stata scorporata Ina Invest.
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