Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso, peggiore seduta dell'anno

hm, ats

16.4.2024 - 17:42

I corsi hanno puntato decisamente verso il basso.
I corsi hanno puntato decisamente verso il basso.
Keystone

Seduta assai negativa per la borsa svizzera, che si è peraltro mossa in linea con le altre piazze continentali: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'196,67 punti, in flessione dell'1,75% rispetto a ieri.

16.4.2024 - 17:42

Si è trattato del più forte arretramento dell'anno in una sola giornata: per ritrovare una chiusura ancora più in rosso bisogna risalire al -2,13% del 19 ottobre scorso, peggiore seduta del 2023.

Gli operatori parlano di una diffusa incertezza legata alle prospettive in Medio Oriente. «La cupa nuvola di una possibile escalation del conflitto grava sui mercati borsistici», ha commentato un trader.

A questo si aggiungono i dubbi circa il futuro della politica monetaria. I dati congiunturali americani continuano a essere robusti e non sono quindi passate inosservate le dichiarazioni di una esponente della Federal Reserve, Mary Daly, che ha sottolineato come l'istituto non abbia fretta di tagliare i tassi.

Concretamente quindi la prospettiva di abbassamento del costo del denaro in giugno negli Usa si allontana ulteriormente. Molto attese sono perciò le indicazioni che potrebbe fornire il presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell: il 71enne terrà un discorso in serata.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Sika (-0,61% a 261,80 franchi), che ha reso noto il fatturato trimestrale. Male orientati si sono invece rivelati gli altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,78% a 41,45 franchi), Holcim (-1,59% a 78,00 franchi) e Kühne+Nagel (-2,12% a 249,50 franchi). Da parte sua Logitech (-2,01% a 73,14 franchi) ha sofferto l'attuale debolezza dei valori tecnologici.

In ambito finanziario hanno continuato a far discutere le esigenze di nuovo capitale proprio che potrebbero interessare UBS (-2,74% a 25,53 franchi). Perdite ancora più consistenti sono state palesate da Swiss Re (-8,90% a 97,84 franchi), che da oggi era però scambiata senza la cedola del dividendo.

Ha cercato di fungere almeno in parte da baluardo Nestlé (-0,63% a 91,92 franchi), mentre gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-1,73% a 85,00 franchi) e Roche (-1,60% a 221,50 franchi), sono stati trascinati dalla corrente generale.

Nel mercato allargato DocMorris (+3,47% a 91,00 franchi) ha informato sull'andamento degli affari. Barry Callebaut (+6,73% a 1364,00 franchi) ha beneficiato di un cambiamento di raccomandazione di UBS, mentre Adecco (-11,08% 30,50 franchi) è stata negoziata senza dividendo ed Emmi (-0,48% a 832,00 franchi) ha annunciato un'espansione in Brasile.

hm, ats