Giornata volatileBorsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,23%
hm, ats
17.6.2022 - 17:54
La borsa svizzera chiude anche l'ultima seduta settimanale in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'451,31 punti, in flessione dello 0,23% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,02% a 13'460,41 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
17.06.2022, 17:54
17.06.2022, 18:37
SDA
Il mercato ha vissuto una giornata molto volatile, con l'SMI che è arrivato a guadagnare oltre l'1%, per poi ripiegare nel pomeriggio. Dopo i massicci arretramenti degli ultimi giorni (ieri quasi -3%) il mercato elvetico sembrava pronto per un rimbalzo di natura tecnica: ma dopo poche ore sono tornati ad affiorare i timori riguardanti l'inflazione, le strette delle banche centrali, i pericoli di recessione e non da ultimo la prospettiva di una possibile crisi energetica in Europa nel corso dell'inverno.
Gli addetti ai lavoratori erano anche sul chi vive e pronti ad affrontare bruschi movimenti dovuti al fatto che oggi era il «giorno delle streghe»: il terzo venerdì del terzo mese di ciascun trimestre scadono infatti numerosi derivati, come futures e opzioni su indici e azioni, ciò che provoca spesso un aumento degli scambi e sbalzi non indifferenti.
A incidere sull'andamento dei corsi è però stato soprattutto il quadro generale sempre più fosco. In Svizzera si trattava anche di digerire le grandi novità rese note ieri dalla Banca nazionale (BNS) in materia di politica monetaria. Il franco svizzero ha mantenuto guadagni realizzati sui mercati valutari nei confronti delle principali monete di riferimento dopo la mossa a sorpresa dell'istituto, che ha alzato il suo tasso guida dal -0,75% al -0,25%.
Per quanto riguarda i singoli titoli per una volta Credit Suisse (+2,03% a 5,72 franchi) – peraltro al centro di un possibile caso di riciclaggio a Ginevra – si è fatta preferire a UBS (-0,62% a 15,17 franchi). Più raggruppati hanno terminato gli assicurativi Zurich (-0,92% a 408,50 franchi), Swiss Re (+0,14% a 73,84 franchi) e Swiss Life (-0,42% a 493,40 franchi). Nello stesso comparto finanziario acquisti sono stati segnalati su Partners Group (+1,71% a 855,00 franchi).
Geberit (+1,31% a 465,70 franchi) ha annunciato un nuovo programma di riacquisto di azioni e si è così dimostrata più tonica di altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali Holcim (-0,96% a 44,27 franchi), ABB (-2,47% a 26,06 franchi) e Sika (-0,59% a 219,10 franchi). Ha arretrato anche Richemont (-1,94% a 95,18 franchi), mentre Logitech (+1,92% a 51,02 franchi) ha cercato il rimbalzo.
Hanno marciato sul posto Nestlé (+0,09% a 106,60 franchi) e Roche (-0,05% a 303,35 franchi), mentre un lieve calo ha caratterizzato il terzo peso massimo difensivo, Novartis (-0,29% a 78,98 franchi). SGS (-1,43% a 2061,00 franchi) potrebbe essere estromessa dall'SMI, sostituita da Sonova (-1,95% a 281,60 franchi).
Nel mercato allargato Basilea (+9,47% a 32,95 franchi) ha annunciato un pagamento miliardario di Pfizer ottenuto grazie al raggiungimento di un obiettivo di fatturato per la commercializzazione del farmaco Cresemba.