Mercati azionari La borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

26.7.2022 - 17:50

La seduta non si è rivelata molto dinamica.
La seduta non si è rivelata molto dinamica.
Keystone

La borsa svizzera chiude in lieve ribasso una seduta che ha visto i singoli titoli muoversi in modo assai disparato: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'102,31 punti, in flessione dello 0,24% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Il listino allargato SPI ha perso lo 0,10% a 14'358,91 punti.

Il mercato è rimasto ancorato per tutta la giornata a un livello poco sotto la parità. Fra gli investitori domina la cautela, in vista della riunione della Federal Reserve, che comincia oggi e che domani si concluderà con l'annuncio della decisione sui tassi: viene considerato praticamente sicuro un ritocco verso l'alto di 75 punti base, ma non è esclusa nemmeno una stretta più forte per far fronte all'inflazione.

Intanto gli esperti temono sempre di più che l'economia statunitense si stia muovendo verso la recessione. Questa sarà profonda, dice il noto economista Nouriel Roubini: a suo avviso chi pronostica solo un rallentamento è un illuso. La paura sale intanto anche in Europa, alla prese con lo spettro di una crisi energetica, conseguenza della politica di sanzioni contro la Russia. Da parte sua il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha tagliato le stime di crescita mondiali, parlando inoltre di rischi sempre più concreti di scenari ancora peggiori.

In primo piano figuravano però anche i risultati aziendali. In Svizzera i riflettori erano puntati su UBS (-9,44% a 14,63 franchi), il cui corso è crollato dopo risultati trimestrali che hanno deluso gli analisti. Sotto pressione si è trovata anche Credit Suisse (-4,09% a 5,16 franchi), che informerà domani sull'andamento degli affari. Nello stesso segmento finanziario ha arretrato sensibilmente pure Partners Group (-2,32% a 927,80 franchi), mentre hanno contenuto le perdite gli assicurativi Swiss Life (-0,53% a 486,20 franchi), Swiss Re (-0,17% a 72,40 franchi) e Zurich (-0,27% a 411,10 franchi).

Le paure riguardo alla congiuntura planetaria hanno avuto un impatto negativo su valori valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-0,51% a 27,39 franchi), Geberit (-2,13% a 479,00 franchi), Holcim (-1,22% a 41,33 franchi) e Sika (-2,57% a 220,00 franchi). È scivolata all'indietro, nel segmento del lusso, anche Richemont (-1,52% a 107,10 franchi), mentre in ambito tecnologico Logitech (+1,73% a 52,86 franchi) si è ben difesa, malgrado il rallentamento degli affari nei primi tre mesi del suo esercizio 2022/2023.

Hanno trainato il listino i pesi massimi Nestlé (+0,34% a 117,28 franchi), Roche (+1,25% a 332,20 franchi) e Novartis (+1,07% a 83,88 franchi), ma oggi il fardello era davvero troppo pesante per riportare l'SMI in positivo.

Nel mercato allargato hanno suscitato interesse soprattutto i risultati semestrali di Lindt & Sprüngli (+5,69% a 109'600 franchi): l'azione, che come noto è la seconda più cara al mondo, ha fatto un nuovo balzo in avanti, pur essendo ancora lontana dal massimo di sempre di 123'800 franchi raggiunto a fine 2021.