Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

5.6.2023 - 17:47

Non è stata una giornata molto movimentata.
Non è stata una giornata molto movimentata.
Keystone

La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta terminata in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'415,00 punti, in flessione dello 0,25% rispetto a venerdì, mentre listino allargato SPI ha perso lo 0,39% a 15'017,19 punti.

5.6.2023 - 17:47

In una giornata essenzialmente assai calma i corsi hanno dapprima ancora beneficiato della conclusione del braccio di ferro sul tetto del debito americano.

Gli ultimi dati sul mercato del lavoro statunitense si sono invece offerti a una doppia lettura: da una parte mostrano che l'economia a stelle strisce rimane robusta, dall'altra rafforzano l'opinione di chi si aspetta un ulteriore aumento dei tassi da parte della Federal Reserve, chiamata a lottare contro un'inflazione tuttora elevata.

In Svizzera è intanto stato pubblicato l'indice dei prezzi al consumo relativo a maggio: il rincaro annuo è sceso al 2,2%, dal 2,6% di aprile. Anche in questo caso il dato è importante nell'ottica della politica monetaria: la maggioranza degli esperti prevede che la Banca nazionale svizzera (BNS) aumenti di ulteriori 25 punti base il suo tasso guida il 22 giugno, portandolo all'1,75%.

A livello di singoli titoli osservate speciali erano UBS (+0,28% a 18,13 franchi) e Credit Suisse (+1,08% a 0,80 franchi) dopo che il primo istituto ha annunciato il giorno della fusione: sarà il 12 giugno. L'uscita dalla borsa del titolo della seconda banca è attesa il giorno dopo.

Novartis (+1,13% a 90,38 franchi) ha approfittato delle ultime novità riguardanti il suo antitumorale Kisqali, che potrebbe generare vendite miliardarie. Meno tonici sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,46% a 291,45 franchi) e Nestlé (-0,75% a 108,78 franchi).

Hanno virato in negativo nel finale i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-0,03% a 33,93 franchi) e Sika (-0,12% a 255,50 franchi), mentre fin da subito maggiori difficoltà sono state palesate da Richemont (-0,55% a 144,95 franchi), che ha peraltro finora vissuto un 2023 da incorniciare.

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Kühne+Nagel (-1,63% a 260,00 franchi), che potrebbe sostituire a breve Credit Suisse nell'indice SMI. Adecco (+0,04% a 28,48 franchi) ha sopratutto inizialmente approfittato dei robusti dati del mercato del lavoro americano. Galenica (-0,28% a 71,65 franchi) ha da parte sua assunto una partecipazione in AD Swiss.

hm, ats