La borsa svizzera chiude l'ultima seduta settimanale in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'096,12 punti, in flessione dello 0,35% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,18% a 14'341,73 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
22.07.2022, 17:51
22.07.2022, 17:53
SDA
Per la gran parte della giornata il mercato ha galleggiato vicino alla parità, incapace di trovare un indirizzo preciso. Gli investitori sono apparsi impegnati a mettere ordine fra tutta una serie di dati e di eventi che influiscono sui corsi. In primo piano figurano sempre la politica monetaria, con l'aumento dei tassi deciso ieri dalla Banca centrale europea (Bce), e i problemi del debito statale nell'Eurozona, esacerbati dalla caduta del governo in Italia.
Il gas è tornato a scorrere dalla Russia verso l'Europa, ma il continente guarda con paura ai mesi invernali. I timori concernono comunque la tenuta dell'intera congiuntura mondiale. Intanto i risultati aziendali forniscono forse interessanti indicazioni sul passato, ma quello che servirebbe in un momento che Zygmunt Bauman avrebbe definito liquido sarebbero punti fermi verso cui orientarsi nel futuro.
Sul fronte interno l'attenzione era puntata su Lonza (-5,78% a 551,20 franchi) e su Sika (-4,04% a 228,10 franchi), che hanno pubblicato i risultati semestrali. Scarso entusiasmo hanno suscitato anche altri valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-0,76% a 27,55 franchi), Geberit (-1,67% a 494,40 franchi) e Holcim (-0,17% a 41,83 franchi). Logitech (-3,31% a 53,24 franchi) ha subito l'impatto delle stime sul fatturato presentate dall'americana Corsair Gaming. Nel segmento del lusso ha marciato sul posto Richemont (-0,09% a 106,75 franchi).
Fra i bancari UBS (-0,99% a 15,93 franchi) si è difesa solo poco meglio di Credit Suisse (-1,88% a 5,33 franchi). Non perfettamente univoci hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (+0,54% a 485,00 franchi), Swiss Re (invariata a 71,54 franchi) e Zurich (+0,44% a 408,80 franchi). Nello stesso segmento finanziario ha proseguito nel suo recupero Partners Group (+1,53% a 957,40 franchi).
Ha trainato il listino Nestlé (+1,06% a 116,24 franchi), mentre meno entusiasmo è stato mostrato dagli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,43% a 325,20 franchi) e Novartis (-0,02% a 82,95 franchi). Nel mercato allargato hanno suscitato interesse soprattutto i risultati semestrali di Temenos (-0,70% a 76,66 franchi) e di Schindler (-4,37% a 170,80 franchi).