Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso 

hm, ats

18.11.2021 - 17:50

Il mercato ha archiviato una seduta negativa, dopo diverse giornate di rialzi.
Il mercato ha archiviato una seduta negativa, dopo diverse giornate di rialzi.
Keystone

La borsa svizzera chiude in ribasso, mettendo fine a una serie di otto rialzi consecutivi: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'553,19 punti, in flessione dello 0,37% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,45% a 16'121,32 punti.

18.11.2021 - 17:50

Sul mercato non mancano certo i temi di discussione. In primo piano figura sempre l'inflazione, che sta spingendo la Federal Reserve verso una stretta monetaria, mentre la Banca centrale europea (Bce) appare più attendista. Osservato speciale è anche il prezzo del petrolio, che ha segnato un minimo degli ultimi sei mesi, un evento importante in un contesto generale di rialzo dei prezzi energetici.

In Europa si guarda intanto con apprensione agli sviluppi della pandemia, con il numero dei contagi che appare in sensibile aumento. In Svizzera non è invece passato inosservato l'indebolimento dell'euro, sceso brevemente sotto 1,05 franchi nel pomeriggio, un livello mai più toccato dal 2015.

In quadro generale così incerto non stupisce che gli investitori abbiano preferito procedere con i piedi di piombo: di conseguenza l'SMI non è riuscito a difendere il record fatto segnare nella giornata di ieri, malgrado un'apertura in timido rialzo.

Per quanto riguarda i singoli titoli ancora una volta molto tonica è apparsa Sika (+2,20% a 366,50 franchi), grazie al cambiamento degli obiettivi di corso operato da diversi analisti alla luce delle ultime acquisizioni. Meno ispirate, fra i valori maggiormente dipendenti dalla cicli economici, si sono rivelate Holcim (-2,33% a 47,32 franchi) – c'era chi si aspettava di sentire obiettivi più ambiziosi nella giornata degli investitori – e ABB (-0,12% a 33,01 franchi), mentre si è difesa bene Geberit (+0,80% a 730,80 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-0,11% a 141,40 franchi) ha arretrato nel giorno della pubblicazione degli ultimi dati sull'export orologiero, mentre in ambito tecnologico è tornata a pesantemente calare Logitech (-2,46% a 73,02 franchi).

Vendite sono state segnalate anche sui bancari Credit Suisse (-1,76% a 9,37 franchi) e UBS (-1,74% a 16,65 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (-0,54% a 514,80 franchi), Zurich (-1,12% a 398,00 franchi) – nessuna grande novità è emersa nel giorno dedicato agli investitori – e Swiss Re (-0,45% a 88,36 franchi). Nello stesso comparto finanziario non ha brillato nemmeno Partners Group (-0,31% a 1627,00 franchi).

Ha cercato inizialmente di sostenere il listino Nestlé (-0,26% a 123,14 franchi), poi spentasi nel finale, mentre gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,62% a 75,75 franchi) e Roche (-0,58% a 368,65 franchi), sono stati fin da subito trascinati dalla corrente generale.

Nel mercato allargato va segnalato il passo indietro di diverse società che potrebbero soffrire per nuove restrizioni legate al Covid, quali Valora (-3,25% a 172,80 franchi), Dufry (-3,06% a 48,76 franchi) e MCH (-1,82% a 10,80 franchi).

hm, ats