Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso 

hm, ats

30.11.2021 - 17:42

È stata una giornata parecchio movimentata.
È stata una giornata parecchio movimentata.
Keystone

La borsa svizzera ha chiuso in ribasso una seduta praticamene tutta trascorsa in territorio negativo. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'159,69 punti, giù dello 0,50% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,64% a 15'532,99 punti.

30.11.2021 - 17:42

Il tema del momento è chiaramente la nuova variante Omicron del coronavirus, un fattore di incertezza che va a inserirsi su una situazione già tesa in Europa in materia di contagi. Il mercato elvetico è partito assai male in mattinata, pur limitando le perdite in confronto ad altre piazze continentali, sulla scia dichiarazioni del Ceo della società biotecnologica americana Moderna, Stéphane Bancel, che ha detto di attendersi un sostanziale calo dell'efficacia degli attuali vaccini, aggiungendo che serviranno mesi prima di avere una produzione di nuovi preparati in quantità sufficiente. Gli analisti hanno subito ravvisato la differenza dei toni con quelli dei dirigenti di Pfizer e Biontech, che prevedevano cambiamenti al vaccino in tempi relativamente rapidi.

Non hanno aiutato anche le ultime dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha sottolineato come Omicron rappresenti un rischio per l'economia e il mercato del lavoro. Le mosse della banca centrale americana sono molto seguite, tanto più che l'istituto deve lottare contro un'inflazione galoppante. Oggi Powell ha detto che, in relazione al rincaro, «è ora di ritirare la parola 'transitoria'». Ma l'inflazione fa paura anche sulla sponda opposta dell'Oceano Atlantico: nell'Eurozona in novembre i prezzi sono saliti di quasi il 5% su base annua, un massimo da oltre 20 anni.

In un clima di profonda incertezza anche in Svizzera i singoli titoli hanno così subito sbalzi repentini. A bocce ferme, non univoci si sono dimostrati i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-0,16% a 31,89 franchi), Holcim (-2,26% a 44,45 franchi), Sika (-0,82% a 360,70 franchi) e Geberit (+0,83% a 703,80 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-1,58% a 136,70 franchi) ha subito l'impatto di possibili nuovi restrizioni anti-pandemia, mentre in ambito tecnologico non ha brillato Logitech (-3,42% a 72,86 franchi).

Hanno accelerato nel finale i bancari UBS (+1,17% a 15,94 franchi) e Credit Suisse (+0,52% a 8,91 franchi), mentre fra gli assicurativi Zurich (-0,71% a 379,10 franchi) e Swiss Re (-0,25% a 86,44 franchi) hanno arrancato dietro a Swiss Life (+0,99% a 529,80 franchi). Nello stesso comparto finanziario si è messa in mostra Partners Group (+0,95% a 1590,00 franchi).

Lonza (+1,73% a 743,00 franchi) ha ancora una volta approfittato della prospettiva della produzione di nuovi vaccini, mentre Roche (+0,60% a 359,65 franchi) ha fatto da parte sua sapere che i suoi test sono perfettamente in grado di individuare la nuova variante Covid. Riguardo a Novartis (-1,08% a 73,44 franchi) va segnalata l'intervista al presidente del consiglio di amministrazione Jörg Reinhardt: l'azienda preferisce usare il denaro incassato con l'operazione Roche per investire, invece che per riacquistare azioni. Scarsamente ispirata è apparsa anche Nestlé (-1,75% a 118,00 franchi).

Nel mercato allargato l'attenzione era puntata su Dormakaba (-13,87 a 565,00 franchi), che ha annunciato un avvicendamento a sorpresa ai vertici. Molecular Partners (+13,43% a 12,50 franchi) ha da parte sua reso noto che sta valutando un preparato contro la variante Omicron del coronavirus.

hm, ats