Mercati azionari La borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

29.9.2022 - 17:50

Non è stata una buona giornata per i mercati azionari.
Non è stata una buona giornata per i mercati azionari.
Keystone

La ripresa registrata nelle ultime due sedute è stata fugace come un tardo amore estivo: la borsa svizzera è tornata oggi a chiudere in ribasso, confermando una tendenza che dura da settimane. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'126,99 punti: -0,92%.

hm, ats

Il listino allargato SPI ha perso lo 0,95% a 12'973,93 punti.

La notizia del giorno ha riguardato l'inflazione in Germania, che in settembre ha raggiunto il 10,0%: un dato a doppia cifra mai visto negli ultimi 70 anni. Poche ore prima della pubblicazione di questo indicatore quattro grandi istituti economici avevano presentato le loro previsioni, che per la locomotiva d'Europa vertono su una recessione e su un rincaro che persino l'anno prossimo sfiorerà il 9%.

Notizie che hanno raggelato gli investitori, già alla prese con i timori di ulteriori strette monetarie da parte delle banche centrali. Sempre più concreta si fa anche l'ipotesi di una recessione globale, con conseguenze ancora tutte da determinare per le singole economie. Nel frattempo i toni in relazione alla Russia non si smorzano: l'Ue è impegnata in un confronto a tutto campo con Mosca dopo i referendum organizzati in alcune regioni ucraine.

Non stupisce che l'impatto di un quadro a tinte così fosche si sia fatto sentire anche in Svizzera, sebbene in modo meno marcato rispetto ad altre piazze continentali: l'SMI si è ulteriormente avvicinato alla soglia psicologica dei 10'000 punti, ma ha poi in parte recuperato le perdite nel finale.

A fungere da scoglio contro la furia degli elementi è stato il principale titolo del listino, Nestlé (+0,76% a 106,56 franchi); una certa resistenza è stata offerta anche da Novartis (+0,13% a 74,92 franchi), mentre ha concluso più staccato il terzo peso massimo difensivo, Roche (-1,60% a 320,25 franchi), protagonista però ieri di una giornata da incorniciare grazie alle ultime importanti novità sull'Alzheimer.

Fra gli assicurativi Swiss Re (+1,49% a 72,28 franchi) ha beneficiato del fatto che l'uragano Ian si è indebolito con l'avvicinarsi alla Florida: il valore si è così mostrato più tonico di Swiss Life (-0,92% a 429,00 franchi) e Zurich (-0,63% a 395,50 franchi). È stata per contro una nuova giornata di passione per Credit Suisse (-4,32% a 3,83%), che come spesso accaduto negli ultimi mesi ha perso parecchio più di UBS (-1,81% a 14,36 franchi). Nello stesso comparto finanziario la giornata è stata da dimenticare anche per Partners Group (-4,30% a 775,20 franchi)

Tutti in rosso hanno terminato i valori particolarmente sensibili ai rallentamenti congiunturali quali ABB (-1,13% a 25,35 franchi), Holcim (-1,67% a 40,01 franchi), Sika (-2,52% a 193,05 franchi) e Geberit (-2,51% a 411,50 franchi). In ambito tecnologico ha arretrato Logitech (-2,26% a 44,91 franchi) e lo stesso ha fatto nel segmento del lusso Richemont (-3,61% a 92,92 franchi).